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Cronaca Piazza Brà

Guerra in Ucraina: manifestazione sabato mattina in piazza Brà per chiedere la pace

L'aggressione russa a Kiev ha suscitato proteste in tutto il mondo, senza escludere il capoluogo scaligero. Nel frattempo continuano ad arrivare parole di condanna dagli esponenti politici veronesi, solidali con la popolazione ucraina

L'avanzata russa in Ucraina, che ha riportato la guerra in Europa, va avanti. L'esercito di Putin sembra oramai vicino alla capitale Kiev, sulla quale continuano a piovere missili, mentre l'Europa pensa alle possibili sanzioni da infliggere a Mosca, che sembra però non preoccuparsene. 
L'aggressione voluta dal presidente della Russia Vladimir Putin ha sollevato le proteste di tutto il mondo. Anche nella stessa Federazione Russa si sono levate voci di disaccordo sull'azione militare, che hanno portato all'arresto di 1700 persone, secondo quanto comunica la Ong Ovd-Info.
Proteste che non risparmiano Verona, che si prepara a scendere in piazza per chiedere la pace. 

«Cgil Cisl e Uil di Verona aderiscono all’appello della Rete Pace e Disarmo, della quale fanno parte tantissime realtà associative e comitati del panorama veronese, che per sabato mattina, 26 Febbraio 2022, ha convocato presidi e manifestazioni per la Pace in tutte le piazze italiane». Questo l'annuncio arrivato dai sindacati, che proseguono: «Sabato 26 febbraio, alle ore 11 in piazza Bra, anche la cittadinanza veronese si riunisce per chiedere uno stop immediato agli scontri armati in Ucraina e condanna dell’aggressione militare.
Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili.
All’Onu, all’Unione Europea, al Governo italiano chiediamo la ripresa immediata della diplomazia e del dialogo; nessun sostegno militare alla guerra; iniziative di smilitarizzazione e disarmo.
Il mondo del lavoro e quello sindacale faranno sentire forte la propria voce contro l’utilizzo della violenza per la risoluzione delle controversie di confini e di nazionalismi. La Costituzione Italiana antifascista che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” deve essere il faro per la risoluzione del difficile scenario orientale.
La Rete esprime massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sostiene tutti gli sforzi della società civile pacifista sia in Ucraina che in Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e per la ripresa del dialogo finalizzato alla riconciliazione.
Alla Russia chiediamo il ritiro delle proprie forze militari da tutto il territorio ucraino e la revoca immediata del riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche del Donbass.
All’Ucraina chiediamo di riconoscere l’autonomia del Donbass così come previsto dagli accordi di Minsk ma mai attuata, il rispetto della popolazione russofona, la cessazione dei bombardamenti in Donbass e lo scioglimento delle milizie di matrice nazista.
Una volta cessati gli scontri la soluzione per una vera strada di Pace non potrà comunque essere il militarismo, ma dovrà partire dal coinvolgimento democratico e da scelte forti di demilitarizzazione e disarmo».
Iniziativa che trova l'appoggio anche di Movimento Nonviolento, che a sua volta parteciperà alla manifestazione. 

Reazioni dalla politica veronese

Continuano ad arrivare nel frattempo le parole di condanna dagli esponenti politici veronesi, che mettono nel mirino anche i sostenitori nostrani di Putin. 
«Come Verona e Sinistra in Comune crediamo che le armi non siano mai una risposta, qualsiasi sia la situazione di crisi. Ci sembrano dunque assolutamente deplorevoli le parole di politici veronesi come Valdegamberi che cercano di giustificare l’ingloriosa politica aggressiva russa e la guerra del tutto asimmetrica di fatto dichiarata all’Ucraina». Ha dichiarato il consigliere comunale Michele Bertucco, che poi ha proseguito: «Crediamo che il Comune di Verona debba lavorare con tutti gli enti locali del territorio con l’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani, per portare la voce delle autonomie locali italiane a favore dell’immediato cessate il fuoco in Ucranina, per la pace e contro la guerra e i nazionalismi.
Esiste in Ucraina come in Russia una società civile che mette in discussione le logiche che hanno ispirato questa guerra. È su questo campo, a fianco di associazioni e società civile che secondo noi gli enti locali devono lavorare nell’ambito di una posizione di “neutralità attiva”.
Non possiamo nasconderci nemmeno le carenze dell’Unione Europea che anche nel corso di questa crisi, come in altri momenti critici, si mostra inadeguata nel supportare soluzioni che escludano la militarizzazione delle controversie internazionali, e lascia che le cose precipitino e che l’iniziativa pacifista sia polverizzata in una miriadi di iniziative a livello nazionale
Dopo due anni di pandemia, che ha colpito profondamente l’intero pianeta, una nuova guerra rappresenta l’ultima cosa di cui il nostro Paese e Verona hanno bisogno. Bisogna ricostruire, non distruggere».

Parole di solidarietà arrivano dal PD veronese, che annuncia la sua partecipazione a tutte le iniziative contro l'offensiva russa e un incontro con i rappresentanti della comunità ucraina: «Il Partito Democratico di Verona esprime la piena e incondizionata solidarietà all'Ucraina aggredita militarmente dalla Federazione Russa di Putin.Un atto vile e deprecabile che offende la civiltà umana e riporta indietro l'Europa facendola precipitare in un pericoloso momento storico. Solidarietà e vicinanza anche a tutti i cittadini di origine ucraina che vivono a Verona. Il PD parteciperà convintamente a tutte le manifestazioni che saranno organizzate, a partire da quella programmata per sabato prossimo in Piazza Bra. Nel pomeriggio, a Roma, davanti all'Ambasciata della Federazione Russa, il PD terrà un presidio di protesta. Inoltre, sabato 26 febbraio alle ore 9 presso la nostra sede provinciale, Via Valverde, 65, incontreremo i rappresentanti della comunità ucraina di Verona e dell'Associazione Malve per esprimere loro la nostra vicinanza e il massimo impegno per risolvere quanto prima il conflitto armato. All'incontro prenderanno parte il Segretario provinciale, quello cittadino, i parlamentari, la consigliera regionale i consiglieri provinciali e quelli comunali di Verona. Tutto il PD è schierato al fianco dell'Ucraina e dei suoi cittadini contro l'atto ostile e ottuso di Putin».

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