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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Ucraina: sterili colloqui per la pace ma concreta la solidarietà dei veneti

Scarso ottimismo per il terzo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Il conflitto va e andrà ancora avanti e per l'accoglienza dei profughi in Italia si offrono alloggi e si moltiplicano le donazioni

Questo pomeriggio, 7 marzo, le delegazioni di Russia e Ucraina si sono incontrate per la terza volta per trovare un accordo che possa portare almeno alla sospensione della guerra in corso. Ma, come per i due precedenti confronti, l'ottimismo è a livelli minimi. L'intensità dell'invasione russa e della resistenza ucraina non diminuisce e le condizioni imposte da Mosca per porre fine alle ostilità rimangono sempre le stesse: Ucraina neutrale e quindi fuori dalla Nato oltre al riconoscimento della Crimea come parte del territorio russo e delle Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk nel Donbass. E l'attivazione di corridoi umanitari è ancora più difficile, con gli aerei russi che bombardano le principali città ucraine e con i carri armati arrivati alla periferia di Kiev e pronti ad entrare nella capitale.

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In Veneto, intanto, il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato di aver creato un'unità di crisi per gestire le conseguenze dell'emergenza Ucraina. Conseguenze che sono anche economiche, ma che a livello locale sono principalmente umanitarie. Il problema più urgente è quello di dare la migliore accoglienza possibile ai profughi e dare loro un alloggio nel caso in cui non ce lo avessero.
Per questo, i veneti si stanno mobilitando. Ad esempio, ha già raggiunto 1.064 versamenti per un totale di 143.860 euro il conto corrente istituito dalla Regione Veneto per sostenere i profughi ucraini. «Ed il numero verde della protezione civile regionale, 800-990009, ha già ricevuto mille telefonate da parte di persone che, a vario titolo, hanno messo a disposizione 2.000 posti per accoglienza», ha aggiunto Zaia. La Regione ha predisposto un modulo attraverso il quale manifestare la propria intenzione di mettere a disposizione abitazioni sfitte o posti letto. Mentre i versamenti in denaro possono essere effettuati sul conto corrente intestato a Regione del Veneto: la causale è sostegno emergenza Ucraina, l'iban è IT65G0200802017000106358023 e Bic/swift UNCRITM1VF2.

BANNER SOLIDARIETA' UCRAINA VENETO-2

E quella della Regione è una delle tante iniziative di solidarietà nate spontaneamente per aiutare il popolo ucraino. Iniziative che a volte potrebbero nascondere delle truffe perché purtroppo gli sciacalli non si fermano di fronte a nulla. Negli ultimi giorni, infatti, si sono moltiplicate le segnalazioni di truffe, legate a presunte raccolte fondi. «Vorremmo dire che quanto sta accadendo ci sorprende - ha dichiarato Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell'associazione dei consumatori Codici - ma purtroppo non è così, perché i truffatori approfittano proprio di queste situazioni, in cui le persone sono particolarmente vulnerabili. Il nostro consiglio è quello di verificare sempre con attenzione le proposte che riceviamo. Se si tratta di un ente che promuove una raccolta fondi, è bene sincerarsi della sua autenticità, se è accreditato, dove ha sede, chi lo rappresenta e se in passato ha già fatto altre iniziative del genere». Codici si è attivata per fornire assistenza a chi incappa in una di queste truffe legate alla guerra in Ucraina, segnalando i casi alle autorità competenti.

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