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Cronaca Zai / Viale del Lavoro

Guerra in Ucraina, la morsa russa non s'allenta. Manifestazione degli agricoltori a Verona

I giovani di Coldiretti, all'apertura di Fieragricola, hanno protestato in favore della pace. Una pace che potrebbe essere negoziata per la seconda volta in Bielorussia, ma l'invasione procede

Contro la guerra che fa perdere vite umane e mette in pericolo il futuro. I giovani agricoltori della Coldiretti hanno lasciato le campagne per scendere in piazza questa mattina, 2 marzo, a sostegno dei colloqui per la pace tra Russia e Ucraina. Lo avevano annunciato giorni fa e oggi con trattori, mucche e campanacci hanno manifestato in occasione dell'apertura di Fieragricola, a Verona.

Anche l'evento di Veronafiere è segnato dallo sconvolgimento del mercato mondiale del cibo generato dall'invasione russa. I contraccolpi economici in Italia potrebbero portare alla perdita di posti di lavoro e di stabilità, ma anche all'incertezza sulle forniture alimentari e all'inflazione. I rincari energetici spinti dal conflitto portano i costi di produzione nelle campagne ben oltre il livello della sostenibilità, mettendo a rischio le aziende agricole, il carrello della spesa delle famiglie e l'indipendenza alimentare del Paese.
Per questo i giovani della Coldiretti hanno protestato questa mattina indossando i propri indumenti e con gli strumenti da lavoro. Numerosi i cartelli: "Mettete i fiori nei vostri cannoni", "Fermiamo la guerra dei prezzi", "Si muore di bombe e fame" e "Svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai". E tra i manifestanti anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, assieme alla delegata dei giovani Veronica Barbati, ed il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

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E quella di Coldiretti è soltanto una delle manifestazioni che ovunque vengono organizzate per la pace. Una pace che oggi potrebbe essere costruita con un nuovo mattone, dato che le delegazioni di Russia e Ucraina dovrebbero incontrarsi per la seconda volta. Lo ha riferito l'agenzia russa Tass, indicando l'area occidentale di Bialowieza Forest, in Bielorussia, come quella in cui ci potrebbe essere il faccia a faccia tra i rappresentanti dei due Paesi.
I negoziati per la pace restano, però, molto incerti. La Russia, infatti, non allenta la sua morsa sulle principali città ucraine. In particolare, l'esercito russo avrebbe preso il controllo di Kherson, città a sud del Paese invaso, ed con dei paracadutisti sarebbe entrato a Kharkiv.

Segui qui la diretta del conflitto tra Russia e Ucraina a cura di Today.it

Mentre, di sicuro, questo pomeriggio ci sarà la riunione del Coordinamento emergenza Ucraina della provincia di Verona. Alle 18, in videoconferenza, il prefetto Donato Cafagna parlerà con i sindaci di tutti i comuni scaligeri e con il presidente della Provinca Manuel Scalzotto. Ci sono infatti le conseguenze umanitarie della guerra da fronteggiare. Si stima che circa 4 milioni di profughi si stiano spostando dall'Ucraina e alcuni di loro potrebbero essere accolti nel Veronese o comunque in Italia. Il Comune di Verona ha già predisposto un piano di accoglienza a cui sono state abbinate iniziative di solidarietà dirette in Ucraina. E lo stesso ha fatto la Regione Veneto, attivando anche un conto corrente per raccogliere fondi in favore del popolo ucraino.

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