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Ucraina: bombardati anche ospedale e moschea. Partito da Verona tir di aiuti

«Distruzioni, scontri d’artiglieria, città assediate, persone rifugiate nei bunker e negli scantinati senza più cibo, acqua ed elettricità», questo è ciò vedono gli operatori di Medici Senza Frontiere. Sboarina: «Bombe anche sugli acquedotti, serve acqua»

Quella passata è stata probabilmente la notte più difficile per l'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Le sirene di allarme per gli attacchi aerei non hanno mai suonato così a lungo nella città di Leopoli, al confine con la Polonia. E bombe sono state fatte piovere anche su altre città come Kharkiv e sulla capitale Kiev. Proprio a Kiev pare sia stato colpito un deposito di alimenti ed i russi sembrano ormai pronti ad entrare armati nella città, prendendosela anche con l'uso di artiglieria pesante. A Mykolaiv, gli attacchi avrebbero danneggiato anche un ospedale specializzato nella cura di malati oncologici, mentre nella città circondata di Mariupol i bombardamenti avrebbero centrato una moschea con all'interno 80 civili.

Anja Wolz, coordinatrice di Medici Senza Frontiere per l'emergenza in Ucraina ha raccontato: «Gli ospedali orientali sono sopraffatti dal crescente numero di feriti di guerra, le loro scorte si stanno esaurendo. Non sappiamo quanto tempo manca prima che Kiev resti isolata. Assistiamo a distruzioni, bombardamenti aerei, pesanti scontri d’artiglieria, città assediate, persone rifugiate nei bunker e negli scantinati senza più cibo, acqua ed elettricità. La brutalità, l’intensità e la velocità di questa guerra è qualcosa che non vedevamo da parecchio tempo e per questo stiamo facendo in modo che la nostra risposta umanitaria sia rapida e su larga scala».

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E gli aiuti al popolo ucraino arrivano anche da Verona. Intorno alle 10 di questa mattina, dal centro di raccolta della protezione civile nel Quadrante Europa è partito un primo tir carico di beni diretti in Ucraina. «Adesso in Ucraina serve l’acqua. Stanno bombardando gli acquedotti e dobbiamo mandare rifornimenti di bottiglie», ha riferito il sindaco di Verona Federico Sboarina.

TOFFALI CONSOLE FRANCESE REVARDEAUX-2

E la gestione del profughi ucraini è stata uno degli argomenti affrontati dall'assessore alle relazioni internazionali Francesca Toffali nell'incontro avuto con il console generale di Francia a Milano François Revardeaux. «In questo incontro - ha detto l'assessore Toffali - sono emerse la vicinanza tra i due paesi e l'intenzione di intensificare le nostre relazioni, in particolare dal punto di vista turistico».

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