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Martedì, 23 Aprile 2024
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Sboarina dal centro di raccolta aiuti per l'Ucraina: «Servono bottiglie d'acqua»

Appello del sindaco di Verona dal capannone del Quadrante Europa utilizzato per dividere, stoccare e spedire ciò che manca al popolo ucraino. «Dall'ambasciata abbiamo in tempo reale le notizie sulle urgenze»

Nel centro di raccolta allestito al Quadrante Europa di Verona c'è già molto materiale pronto per essere spedito in Ucraina, ma qualcosa manca ed è urgente. Serve acqua, in bottiglie grandi o piccole. I russi stanno bombardando tutti gli acquedotti e per gli ucraini c'è penuria di acqua pulita per bere o per cucinare. Questa mattina, 12 marzo, il sindaco di Verona Federico Sboarina ha dunque lanciato un appello dalla sede locale della protezione civile. Un appello affinché i veronesi donino anche acqua per il popolo ucraino.

Acqua che poi sarà raccolta e infine smistata dal Quadrante Europa, dove è incessante il via vai di macchine che stanno portando gli aiuti. Il primo tir, che sarebbe dovuto partire oggi, è stato utilizzato in emergenza per un trasporto di materiale sanitario. Il carico da Verona, con gli alimenti a lunga conservazione e prodotti per la pulizia, verrà fatto nei prossimi giorni, in tempo proprio per inviare anche l'acqua.
A riempire il capannone sono stati al momento sette Comuni veronesi: Povegliano, Isola della Scala, Villafranca, Albaredo, Vigasio, Bussolengo e Oppeano. Centinaia di cittadini arrivano poi spontaneamente, per aggiungere le loro donazioni a quelle di parrocchie e associazioni.
E ci sono anche cittadini che collaborano, andando magari a ritirare i cartoni vuoti nella sede della protezione civile dopo poi tornano con il materiale già correttamente diviso, stoccato e pronto per la spedizione. Un lavoro che si affianca a quello dei volontari. Al momento sono dieci le persone che per turno vengono impegnate nelle operazioni, tenendo così aperto il centro raccolta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 (il martedì e il giovedì anche di pomeriggio dalle 15 alle 17).

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(Sboarina, Padovani e Altamura nel centro di raccolta degli aiuti per l'Ucraina)

«Due anni fa come oggi abbiamo aperto questo centro operativo della protezione civile e non l'abbiamo più chiuso - ha ricordato il sindaco Sboarina - Dal Covid al nubifragio e adesso la guerra, i nostri volontari non si sono mai fermati. Una macchina operativa che funziona perfettamente e da qui oggi lancio l'appello ai veronesi. C'è una emergenza nell'emergenza e cioè quella dell'acqua. Se potete portare cartoni di bottiglie perché gli acquedotti sono tutti bombardati e serve acqua buona da bere. Ringrazio la generosità di tante persone e tante associazioni, che stanno facendo moltissimo. Tutta la città e tutto il territorio sono mobilitati perché, dopo la condanna della guerra, è emersa subito la grande capacità solidale dei veneti. Il Quadrante Europa è diventato punto di riferimento per tutto il Nord Italia e dall'ambasciata abbiamo in tempo reale le notizie sulle urgenze del popolo ucraino».

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