rotate-mobile
Cronaca Santa Lucia e Golosine / Via Sommacampagna

«Macchina veneta per l'accoglienza dei profughi ucraini gira a pieno regime»

Il presidente della Regione è soddisfatto, ringrazia tutti e invoca la pace. Sono circa 4.500 gli ucraini scappati dalla guerra e arrivati in Veneto. Gli ospitati nell'ex ospedale di Isola della Scala sono 67

«La macchina dell'accoglienza e dell'assistenza sanitaria del Veneto gira a pieno regime». Il presidente della Regione Luca Zaia ha commentato così i dati di oggi, 16 marzo, sull'emergenza Ucraina.

Alle 9 di questa mattina, gli arrivi di profughi ucraini registrati dalle prefetture veneto sono saliti a circa 4.500.
Chiunque arrivi viene sottoposto a un tampone e solo ieri sono stati effettuati 1.056 test. Il totale dei tamponi effettuati da inizio emergenza su cittadini ucraini risulta pari a 7.568 e il tasso di positività al coronavirus è del 2,22%.
Finora, sono 606 i profughi a cui è stata somministrata almeno una vaccinazione anti-Covid. Le vaccinazioni somministrate sono state complessivamente 756 e a 140 profughi è stata registrata in nell'anagrafe vaccinale regionale la situazione delle vaccinazioni ricevute prima dell'arrivo in Italia.
Le presenze nei centri predisposti dalla Regione per la prima accoglienza dei profughi sono 141: 69 a Noale, 5 a Valdobbiadene e 67 a Isola della Scala. È stato riattivato oggi, proprio per l'accoglienza, l'ex-ospedale di Monselice (75 posti che domani saranno elevati a 150) e giovedì toccherà a quello di Asiago (120 posti).

Per quanto concerne l'offerta di alloggi, i veneti che hanno dato disponibilità sono 4.150 per un’offerta complessiva di 8.508 posti letto. E per l'emergenza Ucraina è stato anche attivato un conto corrente regionale per la raccolta di donazioni. I versamenti fatti finora sono 2.575, per un totale di 488.762,41 euro.
I versamenti possono essere effettuati sul conto corrente intestato a Regione del Veneto, causale: Sostegno Emergenza Ucraina, Iban IT65G0200802017000106358023 - Bic/swift UNCRITM1VF2. Mentre per chi volesse comunicare la propria disponibilità ad ospitare profughi, la Regione mette a disposizione il numero verde della protezione civile regionale 800-990009.

«Ringrazio ancora una volta i veneti che continuano a fare donazioni al conto corrente e a offrire posti letto, una generosità e un cuore che non ha eguali - ha concluso Zaia - Ora però auspichiamo che le trattative per la pace accelerino, in modo da arrivare presto a una cessazione di questa folle guerra».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Macchina veneta per l'accoglienza dei profughi ucraini gira a pieno regime»

VeronaSera è in caricamento