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Cronaca Isola della Scala / Via Roma

Accolti a Isola della Scala i primi profughi ucraini. «Soprattutto donne e bambini»

L'ex ospedale è stato messo a disposizione dalla Regione per rafforzare la rete dei centri che offrono assistenza sanitaria a chi scappa dalla guerra

«Ieri abbiamo messo a disposizione tre punti di accoglienza per i profughi che scappano da questa folle guerra in Ucraina e oggi stiamo già ospitando qualche decina di persone, soprattutto donne e bambini». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, apprendendo che negli ex ospedali di Noale, Valdobbiadene e Isola della Scala sono arrivati i primi cittadini ucraini. Questi tre luoghi sono stati messi a disposizione delle prefettura dalla Regione ed affiancano il lavoro di altri 26 presidi sanitari distribuiti nel territorio. Lo scopo è quello di sottoporre a tampone chi arriva dall'Ucraina per scoprire se è positivo al coronavirus. Ai profughi viene inoltre offerta assistenza sanitaria e se vogliono possono anche ricevere una dose di vaccino anti-Covid.

Profughi ucraini HUB ISOLA SCALA-3
(Bimbo ucraino accolto a Isola della Scala)

Zaia ha inoltre aggiunto che la macchina organizzativa veneta è operativa anche per portare aiuti nelle zone di guerra. Sono infatti partite, dopo aver raggiunto Palmanova, ambulanze e altri aiuti dal Veneto. Tutto questo grazie al lavoro dei dipendenti e dei volontari della protezione civile e ai volontari di Ana. «E non smetto di ringraziare il popolo veneto che continua a chiamare il numero verde 800-990009, compilare il modulo che si trova sul sito della Regione Veneto e inviare mail a ucraina@regione.veneto.it per offrire alloggi - ha concluso il presidente della Regione - A ieri sera, 3.293 persone hanno messo a disposizione 6.850 posti letto, un numero che cresce di giorno in giorno. Quando c’è da aiutare chi soffre, i veneti non sono secondi a nessuno».

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