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Cronaca Borgo Roma / Via San Giacomo

Guardie volontarie ittiche e venatorie: basterà un WhatsApp per entrare in servizio

Superata la procedura standard, come ha stabilito il Comandante della Polizia Provinciale di Verona: in caso di emergenza non programmabile sarà ora sufficiente, da parte del referente dell’associazione, l’invio di un breve messaggio di testo che riporti il nominativo, il luogo e l’orario sui gruppi WhatsApp di zona

Guardie volontarie ittiche e venatorie: in emergenza basterà un messaggio WhatsApp per entrare in servizio.
Il Comandante della Polizia Provinciale di Verona ha firmato una determinazione che semplifica, accelera e rende più efficace l’azione delle 134 guardie volontarie attive sul territorio veronese e iscritte ad associazioni venatorie, ittiche o di protezione ambientale.
Viene dunque superata la procedura standard che prevedeva un contatto diretto con il Comando per ottenere l’autorizzazione: in caso di emergenza non programmabile sarà ora sufficiente, da parte del referente dell’associazione a cui appartiene la guardia, l’invio di un breve messaggio di testo che riporti il nominativo, il luogo e l’orario sui gruppi WhatsApp di zona, in tutto cinque, gestiti dagli agenti di via San Giacomo. Un secondo messaggio andrà inviato al termine del servizio. In questo modo la Polizia Provinciale potrà monitorare le emergenze e, se ve ne fosse la necessità, intervenire a supporto delle guardie volontarie.
Tale meccanismo si aggiunge e integra la programmazione mensile di vigilanza che le associazioni venatorie, ittiche e di protezione ambientale trasmettono regolarmente al Comando della Polizia Provinciale per l’organizzazione preventiva dei servizi e delle attività degli operatori volontari.

Per ottenere la qualifica, le aspiranti guardie vengono sottoposte a diverse verifiche e seguono specifici corsi. L’età media oggi è di circa 50 anni, anche se non mancano volontari poco più che ventenni. Alcuni prestano servizio, sempre in forma gratuita, per oltre 400 ore l’anno con mansioni di verifica delle licenze di caccia e di pesca e della conformità delle attività venatorie e ittiche rispetto alle normative regionali e nazionali. Negli Ambiti territoriali di caccia, inoltre, sono presenti guardie volontarie attive – in collaborazione con la Polizia Provinciale – nella vigilanza venatoria della zona e nel recupero della fauna selvatica in difficoltà, come avvenuto nei giorni scorsi per un capriolo caduto nel canale Biffis a Bussolengo, nell’Ambito territoriale di caccia 1 del Garda.

Il Comando ricorda, infine, che i cittadini possono segnalare eventuali situazioni di emergenza alla Polizia Provinciale allo 045.9288406 o alla e-mail centrale.operativa@provincia.vr.it.

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