Grandine, l'assicurazione per i colpiti "slitta"
Codive ha consentito la dilazione dei pagamenti della quota assicurativa dei 2800 assicuratori
Agricoltori martoriati ai quali il Codive posticipa il pagamento dell'assicurazione di ben due mesi, dal 10 novembre di quest'anno al 15 gennaio 2011: sarà sufficiente effettuare il pagamento via Rid. “E' ormai inutile commentare le bizze del tempo – spiega il presidente, Enzo Maestrello – bisogna solo prenderne atto. Alla grandine, vecchia consuetudine atmosferica scaligera si sono aggiunte vento e violenti rovesci di pioggia che sono non meno pericolosi per le colture. Nonostante le aziende lavorino spesso e volentieri in perdita, in molti settori, non hanno esitato ad assicurarsi per tutelare il raccolto, anche perché un violento fenomeno atmosferico può danneggiare i frutti per l'anno in corso, ma anche incidere sulla produttività della pianta per gli anni futuri. Per questo siamo andati loro incontro: passando dal vecchio Mav al Rid, possono posticipare il pagamento di due mesi, a gennaio, quando tradizionalmente iniziano i pagamenti delle vendite 2010 e c'è maggior liquidità nelle casse aziendali”.
Quest'anno, dunque, nonostante l'infelice congiuntura e le nuove modalità di presentazione della domanda di contributo per l'assicurazione, il montepremi assicurato è aumentato del 6% a 182,9 milioni di euro. Accanto alle tradizionali polizze relative ai danni alle coltivazioni, le aziende hanno scelto anche quella che include i danni alle strutture, non più una rarità, purtroppo. “Complessivamente i premi sono aumentati solo del 6,28% da 15,7 a 16,7 milioni – prosegue Maestrello – poiché nella trattativa con le compagnie assicurative abbiamo fatto presente la situazione difficile in cui versano gli agricoltori, cui l'esigenza di conservare il raccolto (e il reddito) impone di assicurarsi, dato che ormai anche il sistema di difesa attiva, come le reti, a poco servono, di fronte ai fortunali di vento ed acqua che si abbattono sempre più di frequente sulle campagne”.
E' il caso della violenta grandinata, abbattutasi quest'estate nella zona di Valeggio, Villafranca, Nogarole Rocca e dintorni che ha completamente distrutto le coltivazioni della zona, principalmente pesche ed actinidia e seriamente compromesso la produzione dell’anno prossimo. O di quella che ha colpito lo scorso anno nella zona di Terrazzo Villabartolomea e Vangadizza: in queste aree, quest’anno la produzione è stata inferiore di circa il 20% rispetto all’anno precedente.