Grand'Affi: Confesercenti si schiera contro la Lega
Tonini: "Decidano se stare con la pmi o con le grandi aziende"
La Redazione
19 febbraio 2010 09:53
Mentre infuria la polemica politica in Provincia sulle grandi opere del territorio, Confesercenti Verona si schiera contro la mozione presentata ai Palazzi Scaligeri nei giorni scorsi dalla Lega Nord sulla liberalizzazione delle aperture domenicali del centro commerciale di Affi.
E Fabrizio Tonini, direttore dell’associazione di categorialancia un appello: «Torni a tutelare gli interessi della piccola e media impresa così come aveva più volte dimostrato. Da un po’ di anni a questa parte le aziende veronesi sono in grande sofferenza, e i numeri lo dimostrano, visto che non c’è più stata crescita dal 2002. I motivi sono molteplici, dalla crisi alle grandi strutture commerciali, ma se a queste ci aggiungiamo anche la politica, il comparto della piccola e media impresa è destinato a sparire».
Secondo Tonini, infatti, la presa di posizione della Lega Nord nei Palazzi Scaligeri, cozza con le idee che il partito ha sempre portato avanti: «Noi abbiamo sempre apprezzato la particolare attenzione che la Lega ha espresso nei confronti delle piccole e medie imprese e delle tradizioni locali, ma ora rimaniamo stupiti dal fatto che tale attenzione sia stata soppiantata dai grandi interessi economici, in modo particolare dalla grande distribuzione».
Secondo l’associazione di categoria la soluzione per uscire da questa situazione è quella di una presa di posizione cosciente e coerente della politica: «Crediamo che il Palazzo, soprattutto a livello locale, debba combattere battaglie a difesa del territorio e delle sue peculiarità – ha concluso Tonini –. Per questo serve uno stop immediato ai nuovi centri commerciali e strategie adeguate per favorire le piccole e medie imprese, che sono la vera risorsa della nostra terra. Su questi temi ci confronteremo con le forze politiche in campo, chiedendo nei prossimi giorni degli incontri con i segretari di partito in vista delle imminenti elezioni».
E Fabrizio Tonini, direttore dell’associazione di categorialancia un appello: «Torni a tutelare gli interessi della piccola e media impresa così come aveva più volte dimostrato. Da un po’ di anni a questa parte le aziende veronesi sono in grande sofferenza, e i numeri lo dimostrano, visto che non c’è più stata crescita dal 2002. I motivi sono molteplici, dalla crisi alle grandi strutture commerciali, ma se a queste ci aggiungiamo anche la politica, il comparto della piccola e media impresa è destinato a sparire».
Secondo Tonini, infatti, la presa di posizione della Lega Nord nei Palazzi Scaligeri, cozza con le idee che il partito ha sempre portato avanti: «Noi abbiamo sempre apprezzato la particolare attenzione che la Lega ha espresso nei confronti delle piccole e medie imprese e delle tradizioni locali, ma ora rimaniamo stupiti dal fatto che tale attenzione sia stata soppiantata dai grandi interessi economici, in modo particolare dalla grande distribuzione».
Secondo l’associazione di categoria la soluzione per uscire da questa situazione è quella di una presa di posizione cosciente e coerente della politica: «Crediamo che il Palazzo, soprattutto a livello locale, debba combattere battaglie a difesa del territorio e delle sue peculiarità – ha concluso Tonini –. Per questo serve uno stop immediato ai nuovi centri commerciali e strategie adeguate per favorire le piccole e medie imprese, che sono la vera risorsa della nostra terra. Su questi temi ci confronteremo con le forze politiche in campo, chiedendo nei prossimi giorni degli incontri con i segretari di partito in vista delle imminenti elezioni».
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19 febbraio 2010 09:53
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