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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Giustizia in affanno: "Serve pi personale"

L'opposizione attacca la Provincia. Sacchetto: "Siamo in campagna elettorale..."

La giustizia veronese è in affanno, a sostenerlo è il capogruppo del gruppo consiliare del Pd in Provincia Vincenzo d’Arienzo, che in un comunicato stampa aggiunge: “Non solo mancano carta, benzina e penne, ma molte attività sono rallentate a causa della grave deficienza organica che impedisce al Tribunale locale di agire con tempestività”.

L’esponente dell’opposizione si riferisce ad una convenzione stipulata tra Provincia, Tribunale e Procura di Verona che porterà a questi ultimi trenta nuovi lavoratori Rsu (20 al Tribunale e 10 alla Procura), i quali saranno impiegati per compiti di vario genere. L’impiego di questa forza lavoro, però, sarà limitato a venti ore settimanali e potranno prenderne parte solo i residenti dei Comuni dove si sono le sedi di lavoro.

Queste limitazioni, sempre per il Pd provinciale, danneggerebero la giustizia scaligera allungando i tempi dei processi, non garantendo una equa applicazione della giustizia e mettendo in difficoltà gli stessi magistrati, i quali si trovano impotenti di fronte alla mole di lavoro che in pochi devono affrontare.

A D’Arienzo ha risposto l’assessore provinciale al Lavoro Fausto Sacchetto: “La convenzione, che verrà approvata domani in Consiglio, è stata e concordata da Provincia, Tribunale e Procura e tiene conto delle esigenze e delle risorse degli interessati”. Riguardo alla limitazione ai soli residenti Sacchetto ha precisato che “nella convenzione c’è scritto ‘con priorità’ e quindi non c’è un’esclusività tassativa per i residenti nei Comuni interessati”.

L’assessore provinciale ha specificato anche come “la limitazione a 20 ore è dovuta ad una mancanza di risorse finanziarie da parte di Tribunale e Procura che è stata discussa quando è stata elaborata la convenzione”. Infine, Sacchetto tende la mano al capogruppo del Pd: “D’Arienzo fa bene il suo lavoro, che è quello dell’opposizione, e capisco come in questo periodo elettorale debba fare così. In ogni caso, se dovesse essere necessario, in futuro la convenzione potrà essere cambiata, non è scritta sul marmo”.

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