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Cronaca Borgo Roma / Piazzale Ludovico Antonio Scuro

Oggi è la Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia Covid. Aoui Verona: «Mai dimenticare ciò che siamo stati»

«La Gionata nazionale è importante, per un ideale cordoglio collettivo che unisca tutti. Ma è importante non dimenticare la grandissima prova sostenuta da medici e infermieri», ha evidenziato il direttore generale Aoui, Callisto Marco Bravi

«Abbiamo voluto dimenticare e cercato in fretta il ritorno alla normalità. Ma la pandemia da Covid-19 è stata un evento talmente epocale che ha travolto il mondo, cambiandolo e modificando alcuni comportamenti consolidati». Così si legge in una nota dell'azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona (Aoui) che poi prosegue: «Molte cose non sono più come prima, sia nelle famiglie che hanno sofferto i lutti sia nell’organizzazione delle strutture sanitarie. Ed è per conservare il ricordo di ciò che abbiamo vissuto che il 18 marzo è stato indicato nel 2021 da una legge dello Stato "Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime della pandemia Covid"». Come specificato nella nota, anche nell'azienda ospedaliera di Verona le bandiere saranno a mezz’asta per l’intera giornata odierna.

Nell'azienda ospedaliera il primo ricoverato per Covid è stato nel pomeriggio dell’8 marzo, al reparto di Anestesia e Rianimazione diretto dal professor Enrico Polati. Il giorno dopo, ricorda la nota del'Aoui Verona, partiva il lockdown totale e in una settimana i pazienti intubati e ventilati sono passati da uno a 25. In quei primi giorni di notizie frammentarie e nessuna certezza, medici e infermieri hanno cominciato la lunga serie di turni interminabili e di faticose vestizioni applicando il protocollo Ebola, il più rigido in fatto di contagi. Tutto questo viene ricordato anche in un video amatoriale di due infermieri, Stefano Polato e Alessandro Meneghello, coordinati dal caposala Ettore Spinelli: «Dal momento che non c’era alcuna possibilità di contatto fra i sanitari e l’esterno, - spiega la nota dell'Aoui Verona - il video è stato fatto e diffuso per ringraziare le tante persone e organizzazioni che sostenevano il reparto inviando cibo e materiali».

Covid in ospedale : foto ufficio stampa Aoui Verona 3

Un commento in merito lo ha riservato anche il direttore generale Aoui, Callisto Marco Bravi: «Non dobbiamo mai dimenticare ciò che siamo stati. La pandemia è stata una dura prova per tutti, cittadini e personale sanitario. Un pensiero speciale va alle vittime e al dolore di tante famiglie che hanno vissuto in maniera repentina la perdita di un parente. Per questo - ha detto il dg Callisto Marco Bravi - la Gionata nazionale è importante, per un ideale cordoglio collettivo che unisca tutti. Ma è importante non dimenticare la grandissima prova sostenuta da medici e infermieri, a loro è toccata l’enorme responsabilità di portarci fuori dalla pandemia. Ed è anche dei loro sacrifici che dobbiamo avere memoria e rispetto. È grazie a tutte queste persone che hanno tenuto duro con professionalità che, oggi, l’organizzazione delle strutture sanitarie è migliorata e ha introdotto novità importanti. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza vissuta sul campo», ha concluso il dg Callisto Marco Bravi.   

Covid in ospedale : foto ufficio stampa Aoui Verona

Nelle scorse ore anche il presidente del Veneto Luca Zaia era intervenuto con queste parole: «Oggi si discute, si polemizza, addirittura si indaga, ma allora, quando il Covid-19 comparve colpendo alle spalle l’intera civiltà mondiale e il mondo scientifico, il sentimento prevalente fu il timore di un nemico sconosciuto, lo smarrimento della popolazione, la necessità per istituzioni e amministratori di cercare e trovare in breve tempo contromisure e rimedi. La memoria - ha poi aggiunto il presidente del Veneto Luca Zaia - va a tutte le vittime del Covid, che devono essere ricordate: sono 7 milioni nel mondo dall’inizio della pandemia, 188 mila in Italia, oltre 16.692 nella nostra Regione».

Sempre in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid che si tiene il 18 marzo, data nella quale, nel 2020, i camion militari carichi di bare sfilarono per le vie di Bergamo, il presidente Luca Zaia ha poi aggiunto: «Oltre alle vittime e chi è stato ricoverato con gravi ricadute, voglio ricordare i tanti sanitari che, in Veneto come in Italia, hanno perso la vita nel tentare di portare aiuto e sollievo ai malati. Ma eroi sono stati anche tutti coloro che, nell’esercizio della loro funzione, hanno dato il loro contributo: il volontariato, le forze dell’ordine, la protezione civile, ognuno dei nostri uomini e donne che si sono prodigati h24 per mesi e mesi».

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