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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Gioco d'azzardo e usura, l'appello del Comune di Verona: «Fenomeno in crescita, non bisogna tacere»

In sala Arazzi è stata posta l’attenzione su quella che il Comune di Verona definisce una «piaga presente sul territorio che coinvolge molti cittadini». Nel solo 2021 sarebbero stati spesi per il gioco d'azzardo nel Veronese circa 900 milioni di euro

La perdita del lavoro, l’aumento esponenziale del costo della vita, il lockdown e la dipendenza dal gioco d’azzardo. Verona fa i conti con l’usura, fenomeno che una nota del Comune di Verona definisce «sempre più presente nel nostro territorio, con numeri in preoccupante crescita». In base a quanto si apprende, i dati dell’ufficio Antiusura che dal 2006 tiene monitorata la situazione, confermerebbero infatti «un aumento, legato anche ai cambiamenti sociali e alla crisi economica».

Proprio per questo sono molti i servizi messi a disposizione dei cittadini veronesi per contrastare il fenomeno, come la consulenza (durante il Covid svolta telefonicamente e online), la formazione e l’informazione con incontri che coinvolgono enti, istituzioni e scuole, sulla pericolosità di andare in sovra indebitamento e di contrarre prestiti di somme di denaro dal sistema illegale. O ancora, nel convincimento che possa essere facile vincere somme di denaro ricorrendo alla pratica del gioco d’azzardo che, solo a Verona e Provincia, lo scorso anno avrebbe fatto registrare «una spesa alquanto elevata», spiega sempre la nota di Palazzo Barbieri. Rilevanti in tal senso sono i dati relativi al 2021 sul gioco d’azzardo, elaborati sui quelli forniti dai Monopoli e dalla Lotterie Nazionali, sul giocato telematico e fisico. In totale in Provincia «la spesa totale è di 898.645.691,32 euro, di cui 278.674.821,35 euro a Verona».

Sale giochi ed esercizi commerciali

Alcuni giochi si possono fare solo in presenza fisica, come le macchinette A.W.P. c.d. Slot, collocate in esercizi commerciali (bar, tabaccherie, edicole, ecc.) e, le macchinette V.L.T. (video lotterie telematiche) collocate esclusivamente in sale giochi. A Verona, chiarisce la nota del Comune, «ci sono 22 sale giochi VLT con 296 macchinette e 250 esercizi commerciali con 1.083 macchinette AWP, mentre in Provincia 92 sale giochi VLT con 1.295 macchinette e 876 esercizi commerciali con 4.679 macchinette AWP».

A Verona «la spesa per AWP (slot) è di 14.043.302,34 euro e per VLT 13.712.976,50 euro, per un totale di 27.756.278,84 euro». In Provincia invece «il totale dei giochi fisici è di 150.828.153,61 euro». Un altro dato rilevante riguarda le «55 possibilità di gioco dei “gratta e vinci”». Dai dati forniti dalle “lotterie nazionali”, a Verona «sono stati distribuiti 7.314.655 tagliandi per un totale di 42.919.800, mentre in Provincia i tagliandi distribuiti sono stati 26.948.470 per un importo di 159.883.200 euro».

L'appello del Comune di Verona: «Denunciate eventuali situazioni di usura»

Importante dunque è «non tacere», questo l’appello fatto dal Comune di Verona che invita a «denunciare eventuali situazioni di usura per non rischiare interessi annuali richiesti che vanno dal 120 fino addirittura al 700 percento». Nella Procura della Repubblica di Verona, secondo quanto riportato dalla nota di Palazzo Barbieri, attualmente sarebbero state fatte «10 denunce». A questo si aggiunge «l’indagine condotta dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre C.G.I.A. che, a giugno 2022, ha riscontrato 1.747 imprese a rischio usura, cifra confermata anche dall’UIF Ufficio Indagine Finanziaria della Banca d’Italia». Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina dell’Ufficio Antiusura sul sito del Comune di Verona oppure chiamando lo 045 8077088 o scrivere una email a ufficioantiusura@comune.verona.it.

Ad illustrare la situazione sono intervenuti questa mattina in sala Arazzi l’assessore al Bilancio Michele Bertucco e il responsabile dell’Ufficio Antiusura del Comune di Verona Damiano D’Angelo. «Per i dati che abbiamo sono molte le persone che si rivolgono all’ufficio Antiusura del Comune – ha detto l’assessore Michele Bertucco -. È stato notato che, a causa della crisi economica e alle difficoltà che ci sono, è aumentato il numero delle persone che non sono in grado di rispondere ai requisiti bancari, rivolgendosi all’illegalità e di conseguenza all’usura. A questo poi si aggiunge anche un incremento dei soldi spesi ai giochi d’azzardo, dalle macchinette alle sale giochi, per un volume di milioni di euro, cifre che devono far riflettere. Per questo si cerca di fare informazione nelle scuole e nelle famiglie riguardo a questo dramma sociale causato da varie cause, come la tossicodipendenza, la situazione economica, la perdita del posto di lavoro o il peggioramento della salute. Rivolgersi all’ufficio Antiusura è anche un modo per poter segnalare la situazione all’autorità giudiziaria».

«L’usura da sempre è presente sul nostro territorio, e ultimamente si è rafforzata – ha sottolineato D’Angelo –. Invitiamo le persone coinvolte a venire da noi in Comune, perché se ne può parlare. Se poi vorranno fare denuncia, si procederà, andando dalla Polizia Giudiziaria, dalle forze di Polizia o dal Prefetto, tutti molto attenti a questo fenomeno. È inoltre fondamentale far sapere che dall’usura si può uscire senza rischi fisici, quelli riguardano l’estorsione. Le 10 denunce in corso, da reputarsi comunque un successo rispetto ai numeri bassissimi del passato».

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