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Cronaca Borgo Venezia / Via Antonio Badile

Verona ricorda il grande Gino Bartali e gli dedica una pista ciclo-pedonale

La targa a ricordo del campione e il murales, verranno inaugurati l'8 maggio in via Badile. "Grande uomo e campione del ciclismo, a testimonianza dei valori civili e sportivi per i quali visse, un esempio per tutti e soprattutto per i giovani”

Domenica 8 maggio, alle 10.30, si terrà l’intitolazione del percorso ciclo-pedonale di via Badile al ciclista, medaglia d’oro al Valore civile, Gino Bartali. Durante la mattinata sarà scoperta la targa a ricordo del campione e inaugurato il murales, a lui dedicato, realizzato lungo il muro della ditta Siof che fiancheggia la pista ciclabile, di fronte al Cimitero ebraico. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore ai Servizi demografici Alberto Bozza. Presenti il presidente della sesta Circoscrizione Mauro Spada, il presidente dell’associazione sportiva Pedale Scaligero Angelo Gandini, il ciclista Pietro Campagnari, il rappresentante della Gran Fondo Avesani Remigio Marchesini, il presidente della Comunità ebraica Bruno Carmi, il responsabile dell’associazione Figli della Shoa Roberto Israel, il legale rappresentante della ditta Siof Giuseppe Zanella e i writers Pierpaolo Spinazzè e Michele De Mori.

Un angolo della nostra città – ha detto Bozza – ricorderà Gino Bartali, grande uomo e campione del ciclismo, a testimonianza dei valori civili e sportivi per i quali visse, un esempio per tutti e soprattutto per i giovani”.

Gino Bartali è nato il 18 luglio 1914 a Ponte a Ema; a diciassette anni, nel 1931, comincia a praticare il ciclismo e dal 1934 al 1954 vince tre Giri d'Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta. Muore il 5 maggio del 2000; nel 2005 il Presidente della Repubblica Ciampi gli attribuisce la medaglia d'oro al valor civile (postuma); il 2 ottobre 2011, Bartali è stato inserito tra i Giusti dell'Olocausto nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova per l'aiuto offerto agli ebrei durante la seconda guerra mondiale e il 23 settembre 2013 è stato dichiarato 'Giusto tra le nazioni' dallo Yad Vashem, per aver rischiato la propria vita per salvare anche un solo ebreo durante le persecuzioni naziste.

Durante la mattinata di domenica, dopo un momento di preghiera con il sacerdote e il rabbino, si terranno delle performance artistiche di writers che realizzeranno dal vivo i graffiti che completeranno l’opera.

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