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Gimbe, aumentano casi positivi e ricoveri: «Inaccettabile amministratori non abbiano introdotto restrizioni locali»

Monitoraggio Gimbe: +21,8% decessi e +14,3% ricoveri nelle terapie intensive rispetto alla scorsa settimana. Il Veneto non rischia la zona gialla, ma tutte le sue province sono oltre i 100 casi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana dal 10 al 16 novembre 2021, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (54.370 contro 41.091) (figura 1) e decessi (402 contro 330). Continuano a salire anche i casi attualmente positivi (123.396 contro 100.205), le persone in isolamento domiciliare (118.945 contro 96.348), i ricoveri con sintomi (3.970 contro 3.436) e le terapie intensive (481 contro 421). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 402 (+21,8%), di cui 28 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: +60 (+14,3%)
  • Ricoverati con sintomi: +534 (+15,5%)
  • Isolamento domiciliare: +22.597 (+23,5%)
  • Nuovi casi: 54.370 (+32,3%)
  • Casi attualmente positivi: +23.191 (+23,1%)
Gimbe - casi positivi 18 novembre 2021-2
Gimbe - casi positivi 18 novembre 2021

Incidenza positività in crescita

«Per la quarta settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi settimanali (+32,3%) come documenta anche la media mobile a 7 giorni, che in un mese è triplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 7.767 il 16 novembre». Nelle ultime 4 settimane l’aumento della circolazione virale «è ben documentato dall’incremento sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6% a 12,7%), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 5,8%) e positivi/tamponi antigenici rapidi (da 0,07% a 0,21%)», spiega la nota di Gimbe. 

In tutte le Regioni tranne Calabria e Umbria «si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno dal 0,7% della Regione Puglia al 180% della Valle D’Aosta». In 84 Province si registra «un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Umbria e Veneto tutte le Province raggiungono o superano tale soglia». In 7 Province si contano «oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (638), Bolzano (402), Gorizia (369), La Spezia (248), Forlì-Cesena (219), Padova (179) e Vicenza (152)».

Gimbe - casi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti province Veneto - 18 novembre 2021-2

Gimbe - casi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti province Veneto - 18 novembre 2021

«Di fronte a questi numeri – commenta il Presidente di Gimbe Nino Cartabellotta – è inaccettabile che gli amministratori non abbiano introdotto restrizioni locali, seppur impopolari, accettando il rischio che la diffusione del contagio trascini l’intera Regione in zona gialla». Per quanto riguarda la provincia di Verona, la situazione secondo i dati di Gimbe vede al momento un'incidenza pari a 105 casi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti, ovvero la più bassa tra le province del Veneto ma ugualmente ben al di sopra della soglia dei 50 casi. Qui va ricordato che alcune restrizioni sono in realtà state prese, in città con l'ordinanza del sindaco che prevede l'obbligo della mascherina per accedere alle piazze dei mercatini di Natale, in provincia a Torri del Benaco dove il sindaco Nicotra ha chiuso scuola primaria, parco giochi ed il palazzetto dello sport a fronte dell'aumento dei contagi.

Gimbe - ricoveri in ospedale covid - 18 novembre 2021-2

Ospedali e zona gialla

«Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +15,5% in area medica e +14,3% in terapia intensiva». In termini assoluti, il numero di pazienti Covid in area medica «è aumentato da 2.371 del 16 ottobre a 3.970 del 16 novembre (+67,4%) e quello nelle terapie intensive da 338 del 25 ottobre a 481 del 16 novembre (+42,3%)». A livello nazionale il tasso di occupazione è del 7% in area medica e del 5% in area critica, con notevoli differenze regionali: nessuna Regione supera la soglia del 15% per l’area medica, mentre Friuli-Venezia Giulia (14%) e Marche (10,1%) superano quella del 10% per l’area critica: «Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – continuano ad aumentare: la media mobile a 7 giorni è passata da 34 ingressi/die della settimana precedente a 38»

Solo il Friuli-Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano, spiega la nota di Gimbe, «sono molto vicini alla zona gialla visto che, oltre all’incidenza settimanale >50 casi per 100.000 abitanti, presentano entrambi i tassi di occupazione ospedaliera superiori o prossimi alle soglie del 15% in area medica e del 10% in terapia intensiva». Il presidente Cartabellotta in conclusione spiega: «Bisogna tenere conto che l’attuale sistema per l’assegnazione dei colori alle Regioni è stato elaborato quando non esistevano dati sul declino della copertura vaccinale, né sulla necessità della terza dose. Con queste regole, durante i mesi invernali di aumentata circolazione virale, nelle Regioni con coperture vaccinali più basse e/o in ritardo sulla somministrazione della terza dose c’è il rischio di sovraccaricare gli ospedali senza cambiare colore; anche perché le Regioni hanno la possibilità di aumentare i posti letto disponibili, sottraendoli ad altri malati, o dimettere pazienti Covid in strutture private».

Colori regioni gimbe schema-2

Colori Regioni - Gimbe schema

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