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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona. Archiviata l'accusa di Agec di procurato allarme, Benciolini va al contrattacco

Il Gip Taramelli ha prosciolto da ogni accusa l'esponente del Movimento 5 Stelle, trascinato in tribunale dal Dg dell'azienda per aver denunciato anomalie nelle mense scolastiche e promuovendo iniziative di protesta

Il Gip Taramelli mediante l’ordinanza allegata ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico di Gianni Benciolini, indagato per procurato allarme a seguito di denuncia proposta dal D.G. di Agec Motta lo scorso 29 maggio.

Nel proprio esposto l’ex magistrato si doleva che Benciolini avesse denunciato le anomalie emerse nella gestione del servizio delle mense scolastiche, promuovendo iniziative di protesta all’indomani della diffusione del contenuto delle intercettazioni dalle quali emerse l’evenienza che agli scolari sarebbe stata somministrata sabbia invece di carne.

A parere del D.G. di Agec l’azione di protesta di Benciolini avrebbe determinato uno stato generalizzato di allarme nel pubblico. Di tutt’altro avviso il P.M. Ardito, che non ha ritenuto ravvisabili gli estremi del reato ipotizzato, poiché il consigliere del M5S si limitò a sollecitare un intervento dell’Ulss alla luce delle notizie di stampa apparse, coinvolgenti anche la correttezza della gara di appalto cui seguì l’aggiudicazione del servizio di refezione scolastica.

La preoccupazione di Benciolini era dunque giustificata, e nonostante l’opposizione all’archiviazione proposta dalla Motta discussa in udienza lo scorso 27 marzo, il GIP ha ritenuto infondate le controdeduzioni della denunciante, poiché “...il procurato allarme in ordine alla qualità del cibo somministrato agli alunni delle scuole cittadine nasceva, più che dall’azione di Benciolini, dalla pregressa pubblicazione delle conversazioni ambientali, riportate in un’ordinanza di custodia cautelare, ...nel corso delle quali alcuni dei protagonisti commentavano le condizioni prospettate chiedendosi se venisse data agli alunni della sabbia al posto della carne”.

Nel corso dell’udienza l’Avv. Guido Beghini, difensore del consigliere comunale, ha depositato 5 esposti a firma dello stesso Benciolini dal novembre 2013 all’aprile 2015 con allegate centinaia di segnalazioni di non conformità del cibo somministrato e delle condizioni igienico-sanitarie delle cucine. Detti esposti hanno determinato l’iscrizione di un procedimento penale attualmente pendente, gestito dal P.M. Gennaro Ottaviano.

Gianni Benciolini depositerà una denuncia per calunnia nei confronti del D.G. di Agec, apparendo evidente lo scopo di incolpare pretestuosamente l’esponente pentastellato, per dissuaderlo dalla sua legittima azione di protesta.

“Sono molto sollevato!” dichiara Benciolini “Questa, come molte altre, è stata una azione intimidatoria nei confronti di un esponente politico che ha fatto emergere la fragilità e l’incapacità amministrativa del cosiddetto sistema Verona. La magistratura ha riconosciuto che è stato un mero atto intimidatorio senza fondamento. Ora andrò avanti ancora più determinato per far sì che i nostri figli nelle scuole abbiano pasti di alta qualità.”

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