
"Gardaland ci discrimina", rischio class action
"Gardaland ci discrimina", rischio class action
Un mese di tempo per cambiare il regolamento, altrimenti la parola agli avvocati
Nubi minacciose all'orizzonte per Gardaland. Contro il parco divertimenti potrebbe infatti essere intentata una class action per discrimazione nei confronti delle persone affette da sindrome di Down. Tutto nasce da Lucrezia, dieci anni, cui è stato vietato di salire in una delle tante attrazioni del parco. Ma di casi simili, afferma la onlus CoorDown, dal 2006 a oggi se ne possono contare a decine.
"Ci diamo venti, al massimo trenta giorni di tempo - afferma Sergio Silvestre, coordinatore di CoorDown - se Gardaland non cambierà il proprio regolamento, sulla scia della disponibilità dei costruttori di rivedere le proprie norme tecniche, non potremo fare altro che intentare una class action per discriminazione".