rotate-mobile
Cronaca Porto San Pancrazio

Fusti abbandonati a Porto San Pancrazio, esposto ai vigili del fuoco

Il rinvenimento dei bidoni che presentano la stampigliatura del pericolo radioattivo è avvenuto nei pressi di forte Santa Caterina ad opera di Isde

Alcuni attivisti del raggruppamento scaligero della associazione Isde-Medici per l'ambiente hanno «scovato una mezza dozzina di bidoni vuoti e abbandonati alcuni dei quali recano la stampigliatura del pericolo radioattivo». Il ritrovamento è avvenuto mercoledì 30 settembre in un terreno nascosto all'interno dell'area naturalistica adiacente forte Santa Caterina, nel quartiere Porto San Pancrazio a Verona. Isde, che sta approntando un esposto urgente che indirizzerà ad horas ai vigili del fuoco, si augura che le autorità facciano chiarezza sulla natura dei fusti rinvenuti anche per quanto riguarda «la loro provenienza giacchè non ci si spiega come sia finito lí e perchè». Isde precisa per di piú che sarebbe importante capire se altri accumuli simili siano dislocati nelle vicinanze «o nel sottosuolo». Chi scrive ha potuto appurare in loco la presenza dei bidoni (vedi foto). Fra questi alcuni sono etichettati Eni, ma non presentano alcuna stampigliatura perchè la vernice è totalmente sbiadita. Riconoscibili invece sono i contenitori metallici della Komatsu (nota multinazionale giapponese attiva nella metalmeccanica, nel settore minerario e in quello militare) sui quali giustappunto, anche se un po' sbiadita è riconoscibile la stampigliatura del materiale radioattivo.

WhatsApp Image 2020-10-01 at 15.35.13-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fusti abbandonati a Porto San Pancrazio, esposto ai vigili del fuoco

VeronaSera è in caricamento