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Cronaca San Zeno / Corso Castelvecchio

Furto al Museo di Castelvecchio: quanto sono sicuri gli altri monumenti di Verona?

La rapina a Castelvecchio testimonia evidenti falle nel sistema di sicurezza del museo, ma anche altri luoghi storici della città non sarebbero adeguatamente protetti

Dopo il maxi furto di opere d'arte avvenuto nel Museo di Castelvecchio il 19 novembre, il sistema di sicurezza è stato rafforzato, ma potrebbe non essere abbastanza. A Verona però non esiste solo Castelvecchio, bensì numerosi altri monumenti e luoghi storici. Il livello di sicurezza di questi è adeguato? A quante pare no.

In dicembre, si è discusso del sistema di sicurezza dei monumenti veronesi nella prima commissione consiliare presieduta da Katia Forte. Durante la seduta sono intervenuti l’assessore al Patrimonio e al Bilancio Pierluigi Paloschi, il comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura, e i dirigenti dei relativi settori comunali. Anche se per problemi di bilancio l'obiettivo potrebbe non essere presto raggiunto, come riporta L'Arena, l'intenzione sarebbe di stilare "protocollo di sicurezza omogeneo per edifici comunali e monumenti, potenziando vigilanza e telecamere".

Partiamo dall'anfiteatro Arena, considerato dalla Prefettura un obiettivo sensibile per rischio di attentati. Nel teatro all'aperto non sono presenti videocamere, bensì solo all'esterno, cioè in piazza Bra; il sistema di videosorveglianza esterno è collegato con la Questura e con il comando della Polizia Municipale. La proposta emersa durante il vertice sarebbe quella di utilizzare dei metal detector per l'ingresso in Arena delle persone; a tal proposito Altamura dichiara: "l’idea è di costringere i privati, organizzatori degli spettacoli, a dotarsi di metal detector mobili". In questo modo, non sarebbero toccate le casse pubbliche.

Sul quotidiano L'Arena, Luigi Altamura ha preso in causa anche un altro momumento molto frequentato: "I pienoni nel cortile della Casa di Giulietta, come quello dell’ultimo week-end, sono pericolosissimi. Non solo in caso di attentati, ma anche per la sicurezza pubblica ordinaria. Bisogna imporre il numero chiuso, non più di 150 visitatori per volta: lo riproporrò alla giunta. Inoltre, una seconda uscita sarebbe garanzia di incolumità per il cortile e anche per il Museo".

Sulla questione della mancanza di fondi da destinare alla sicurezza, è intervenuto il consigliere di Forza Italia Daniele Polato, che su L'Arena commenta: "Abbiamo appena approvato un provvedimento, a firma di tutti i capigruppo, per investire 200mila euro in personale di vigilanza e 300mila per presidi tecnologici. Evitiamo di piangere ancora sul latte versato, come per Castelvecchio. I soldi ci sono: basta prelevarli dal fondo di riserva, come i 2,5 milioni per la Fondazione Arena".

Ai diversi interventi, l'assessore al Bilancio Paloschi ha risposto: "In sede di bilancio terremo conto delle richieste. Criticare è troppo facile". Dunque, ormai tutto sarebbe rimandato al 2016.

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