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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Furto messo a segno al Duca d'Aosta. Una donna di 25 anni finisce in manette

Insieme ad un complice, al momento sconosciuto, ha rubato dal negozio di via Mazzini una borsa da oltre mille euro e un foulard da 125, utilizzando una borsa schermata. Il commesso però si è accorto dell'ammanco ed è scattato l'allarme

Pur di fare shopping senza sborsare un euro, una coppia si è attrezzata di una borsa schermata, utile per uscire da un negozio con della merce rubata senza far scattare il sistema d'allarme. I due taccheggiatori avevano messo nel mirino il negozio Al Duca d'Aosta, situato in via Mazzini a Verona, senza però fare i conti con il commesso che, seppure indaffarato a sistemare la merce sugli scaffali, era comunque attento a vigilare sulla loro presenza. 
Così nella giornata di martedì la coppia è entrata nell'esercizio commerciale, aggirandosi poi tra i vari scaffali. Poi, senza fare acquisti, i due se ne sono andati, il campanello che annuncia l’apertura della porta ha suonato e l’addetto al negozio si è accorto che da uno degli scaffali era sparita una delle borse esposte: intuendo che l'avesse sottratta la coppia appena uscita, si è lanciato fuori dal negozio ed il sospetto è divenuto certezza quando i due, vedendolo arrivare, hanno iniziato a scappare in opposte direzioni. 
L'addetto alle vendite allora si è lanciato all'inseguimento della donna: era lei infatti ad imbracciare la borsa che, una volta raggiunta la fuggitiva grazie alla collaborazione di un passante che si è unito all'inseguimento, si scoprirà contenere la refurtiva. Ovvero una borsa griffata del valore commerciale di 1095 euro e un foulard di marca del valore di 125 euro. 
Lo stesso commesso poi ha chiamato il 113, che ha immediatamente inviato sul posto una Volante, la quale ha preso in consegna la taccheggiatrice, poi identificata in Karolina Anna Gorlick, 25enne polacca, incensurata. La ladruncola aveva nascosto la merce in una borsa schermata con dei fogli di alluminio, che hanno permesso di neutralizzare il sistema antitaccheggio del negozio. 

Le manette sono scattate ai polsi della Gorlick che quindi è stata arrestata con l’accusa di “furto aggravato in concorso con persona al momento ignota”. Si è celebrata mercoledì la convalida della misura precautelare cui ha fatto seguito il processo per direttissima con la condanna della donna a mesi 4 di reclusione, col beneficio della sospensione della pena.

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