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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Via Tonale

Tentativo di furto in un appartamento a Verona: due ragazze arrestate dalla polizia 

Le due giovani sorprese dagli agenti quando erano ancora nel vano scale del palazzo

La questura di Verona riferisce in una nota dell'arresto operato dagli agenti delle volanti nei confronti di due ragazze accusate di «furto in abitazione aggravato». Stando a quanto si apprende, l'episodio risalirebbe al tardo pomeriggio di ieri, giovedì 10 novembre intorno alle ore 17.30. Secondo le informazioni raccolte dagli agenti delle volanti, entrambe le ragazze, dopo essere entrate nell’area condominiale, si sarebbero avvicinate ad uno degli appartamenti e sarebbero riuscite a forzare la serratura della porta d’ingresso. In seguito, si sarebbero introdotte all’interno dell’abitazione e vi sarebbero rimaste per qualche minuto, salvo poi uscire.

Entrambe si sarebbero trovate ancora nel vano scale del palazzo di via Tonale, quando gli agenti della polizia le avrebbero sorprese in flagranza, intercettandole una al quarto e l’altra al quinto piano dello stabile. Le due, in base a ciò che riporta la questura scaligera, sarebbero state trovate in possesso di diversi strumenti di uso comune, spesso però utilizzati anche quali arnesi di effrazione. Oltre a questi, gli operatori delle volanti avrebbero recuperato una cintura di una nota marca di lusso, poi restituita al proprietario dell’appartamento preso di mira che aveva rivendicato di esserne il proprietario.

Una volta giunti presso gli uffici di lungadige Galtarossa, gli agenti avrebbero appurato come una delle due giovani donne risultasse destinataria di un ordine di carcerazione, disposto a seguito della condanna a un anno, un mese e cinque giorni di reclusione. Le ulteriori verifiche effettuate, spiega sempre la nota della questura scaligera, avrebbero inoltre fatto emergere «numerosi precedenti a carico della ventiduenne per reati contro il patrimonio, commessi in svariate province del nord, del centro e del sud Italia».

Gli accertamenti svolti sul conto dell’altra ragazza, riporta ancora la questura, avrebbero invece fatto emergere che la stessa avrebbe fornito ai poliziotti «dichiarazioni false in merito alla sua identità». Nello specifico, infatti, la giovane avrebbe «tentato di far credere di essere una minorenne dichiarando di avere tredici anni». La nota della questura prosegue evidenziando che, al contrario, «l’esame osseo ha consentito di rilevare che non poteva averne meno di 19».

Al termine dell’attività investigativa, la maggiore delle due complici è stata accompagnata presso il carcere di Montorio, in esecuzione dell’ordine di carcerazione nei suoi confronti, mentre l’altra è stata trattenuta presso le camere di sicurezza delle questura. L’arresto di entrambe, chiarisce ancora la nota dell a polizia, è stato convalidato questa mattina. A seguito della convalida, il giudice, in sede di rito direttissimo, ha disposto la «custodia cautelare in carcere per la ventiduenne e il divieto di dimora a Verona e provincia per l'altra».

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