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Cronaca San Michele / Via Pietro Sgulmero

Derubano una casa e tentano di fuggire lanciandosi dalla finestra

La coppia di malviventi non appena ha notato gli agenti in arrivo si è gettata dai balconi del secondo piano sperando di farla franca e finendo invece tra le braccia dei poliziotti scaligeri

Continuano i casi di furto a Verona, che sembra registrare un numero record di topi d'appartamento e delinquenti a caccia di refurtiva tra le abitazioni private. Non tutti i ladri che s'intrufolano nelle case, però, sono dei veri e propri acrobati da film in grado di saltare da una finestra all'altra, eppure al momento della cattura c'è anche chi decide di giocarsi il tutto per tutto e si butta da un balcone!

LA SEGNALAZIONE - Erano da poco passate le 18.30 di sabato quando al centralino del 113 è arrivata una chiamata di un vicino di casa di un'anziana, residente in via Sgulmero a San Michele Extra. I due ladri erano saliti sul balcone fino al secondo piano. Erano riusciti a forzare le finestre nonostante le tapparelle fossero state blindate con i ganci fermati al muro. Una volta accortisi della presenza delle Volanti, i due ladri si sono nascosti sul balcone sotto le paratie ma sono stati visti dagli agenti che nel giro di pochi minuti hanno bloccato le due uscite del condominio di via Sgulmero. Nel frattempo, i poliziotti si sono procurati le chiavi dell'appartamento preso di mira dai due stranieri da una vicina. Come hanno infilato le chiavi nella serratura, i due malviventi, oramai in trappola, si sono gettati dai due balconi. E così uno è finito prima in giardino e poi direttamente nella morsa degli agenti.

ACROBATA MANCATO - Diversa la storia del secondo ladro, un ragazzo di 17 anni che ha fatto di tutto per sfuggire all'arresto, senza fortuna. Il primo gesto del ragazzo è stato quello di gettarsi dal balcone sul retro del palazzo dove si era nascosto, forse però l'oscurità della sera gli ha impedito di vedere che sotto c'era solo lo scivolo che finisce in garage. È volato così per sette metri, fratturandosi il perone e due costole. Il diciasettenne non si è dato per vinto e si è nascosto sotto un lavandino del giardino dov'è stato trovato dagli agenti che l'hanno portato in ospedale per curarsi frattura e costole rotte. Gli agenti l'avevano visto poco prima dell'arresto aggrapparsi alla grondaia nel tentativo di raggiungere il tetto. Gli è andata male, però, perchè quel tubo di ferro si è spezzato mentre stava salendo e il giovanissimo si è salvato solo perchè si è aggrappato ai cavi della Telecom rientrando poi nel balcone della casa presa di mira insieme al complice. Gli agenti, infine, hanno trovato un calzino addosso al delinquente adulto nel quale erano nascosti dei monili in oro, frutto di altri colpi commessi nelle ore precedenti. La foto di collane, e anelli in oro sono state inserite nel sito della polizia per essere riconosciuti da chi è stata vittima di furti in questi ultimi giorni

LA CONDANNA - Per i due topi d'appartamentoè stata emessa l'accusa di furto aggravato. Il primo, 23 anni, è stato giudicato per direttissima, ha patteggiato un anno ed è stato scarcerato. Si è concluso nel peggior modo possibile, invece, per il complice minorenne. Dopo essere stato ingessato in ospedale, è stato trasferito nel carcere a Treviso così come disposto dal tribunale dei minorenni. D'altro canto seppur diciassettenne, aveva già dei precedenti per furto in appartamento.

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