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Cronaca Castelnuovo del Garda / Via Derna

Furti ai depositi di zaini di Gardaland: due giovani fermati ed arrestati

Sorpresi dal personale di sorveglianza del parco divertimenti, sono stati anche ripresi dalle telecamere e i carabinieri gli hanno trovato addosso la refurtiva che alcuni clienti credevano di aver semplicemente smarrito

Sorpresi dal personale addetto alla sorveglianza di Gardaland a rubare alcuni zaini, due giovani sono stati tratto in arresto dai carabinieri della stazione di Peschiera del Garda. Si tratta di A.Y., classe 1993, e E.A.C., classe 1988, entrambi cittadini marocchini, residenti a Milano e gravati da precedenti di polizia per furto aggravato continuato in concorso. 
Erano circa le 13 del 18 agosto, quando gli addetti del parco divertimenti di Castelnuovo del Garda hanno richiesto l'intervento dell'Arma subito dopo aver fermato i due ragazzi, ritenuti responsabili di alcuni furti di zaini. Così alle 13.30 una pattuglia dei militari si è diretta sul posto, dove ha ascoltato le testimonianze e visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza, per ricostruire la dinamica degli eventi. 

Secondo quanto riferito, il personale addetto alla vigilanza avrebbe notato i due vicini al deposito zaini presente nella zona dell'attrazione Mammut, che si guardavano intorno in maniera insolita, visto che anziché ammirare la stessa attrazione, avrebbero continuato a fissare le persone in coda e l'area depositi non custodita. Insospettiti, i vigilanti si sarebbero defilati dietro un cartellone pubblicitario ed hanno continuato a tenerli sotto controllo, fino a quando i giovani, dopo essersi accertati che le persone in coda si fossero incamminate nella passerella del Mammut, si sono avvicinati alla zona bagagli dalla quale hanno prelevato uno zaino prima di provare ad allontanarsi, venendo a quel punto fermati. 

I carabinieri hanno allora sottoposto i due ladruncoli ad una perquisizione personale, all'esito della quale sarebbero stati trovati in possesso di altri oggetti precedentemente denunciati dai proprietari come “smarriti” all’info-point di Gardaland
Le registrazioni di videosorveglianza avrebbero poi permesso ai carabinieri di scoprire come i due, in cooperazione, avrebbero effettuato colpi analoghi presso vari depositi bagagli di diverse attrazioni. Solo allora, resesi conto del furto subito, le vittime hanno formalizzato la relativa denuncia all'Arma e tutta la merce (di valore complessivo pari a 1670 euro) è stata restituita, a parte la sim di un cellulare: A.Y. infatti, dopo averla rimossa, l'avrebbe gettata nelle aiuole. 

Dagli accertamenti effettuati sulla banca dati in uso alle forze dell'ordine, sono emersi a carico di entrambi molteplici pregiudizi di polizia e in particolare a carico di A. Y., gravano precedenti per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e alcoliche, violazioni in materia di sostanze stupefacenti e una denuncia per guida senza patente. A carico di E .A. C., invece, sono emersi molteplici precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di armi.

Colti in flagranza del reato di furto aggravato continuato in concorso, raccolti gli indizi e le testimonianza, oltre alle denunce per essersi impadroniti di tre zaini, i due sono finiti in manette. 
Gli arrestati, dopo una notte trascorsa all’interno delle camere di sicurezza della compagnia di Peschiera del Garda, sono stati giudicati presso il tribunale di Verona con rito direttissimo, all’esito del quale per A. Y. è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre per E .A. C. la misura cautelare della custodia in carcere.

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