rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Furti e ricettazione di veicoli, banda bloccata. Alcuni colpi anche nel Veronese

L'operazione dei carabinieri è partita dal ritrovamento di alcuni mezzi rubati nell'area piemontese di Tortona, dove la refurtiva veniva portata in dei capannoni per essere svuotata e "cannibalizzata"

Tra l'ottobre del 2020 e l'aprile del 2021, avrebbero rubato veicoli nel Nord Italia, in particolare nelle province di Verona e Milano. Li avrebbero poi portati in alcuni capannoni per svuotarli e "cannibalizzarli" e rivendere le varie componenti. Oppure avrebbero venduto i veicoli integri, dopo averne contraffatto targa e telaio. Una banda specializzata in questo genere di crimini è stata bloccata ieri, 3 novembre, dai carabinieri piemontesi del nucleo investigativo di Alessandria e dai colleghi di Tortona, durante un'operazione coordinata dalla Procura alessandrina. Un'operazione a cui hanno partecipato 150 militari appartenenti ad altre compagnie del comando provinciale di Alessandria e dei comandi competenti nelle province di Milano, Caserta, Brescia, Varese, Savona, Roma, Avellino e Pavia, con il supporto delle unità cinofili torinesi di Volpiano.

I carabinieri hanno eseguito 23 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati ma soprattutto hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e obbligo di dimora, emessa dal gip di Alessandria nei confronti dei presunti membri del gruppo criminali. Per loro le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, riciclaggio e ricettazione. Tre sono stati arrestati e portati in carcere a Milano e Alessandria. Tre sono stati destinati agli arresti domiciliari nell'Alessandrino e nel Casertano. E sei sono stati sottoposti ad obbligo di dimora, con divieto di allontanarsi dal luogo di dimora nelle ore notturne, nelle province di Alessandria, Brescia e Varese.

Le indagini sono partite dal ritrovamento nell'area di Tortona di diversi mezzi rubati e sono state caratterizzate da complesse attività tecniche e servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Gli investigatori sarebbero riusciti a stabilire che i veicoli erano stati rubati da un sodalizio criminale, le cui figure di spicco erano rimaste già coinvolte, in passato, in altre indagini che avevano riguardato soggetti appartenenti o contigui ad associazioni di stampo mafioso di matrice ‘ndranghetista, operanti nel settore del trasporto merci e della logistica del Tortonese mediante imprese del settore spesso intestate a loro congiunti.
La refurtiva proveniva da tutto il Nord Italia ma soprattutto dalle province di Verona (nel capoluogo, a Sona e a Castelnuovo) e di Milano e veniva nascosta a Tortona in capannoni di proprietà o affittati da privati. All'interno di questi capannoni i mezzi venivano svuotati della merce trasportata e poi "cannibalizzati" o, mediante l'alterazione dei telai e delle targhe, venivano contraffatti per essere rivenduti. Inoltre, in una circostanza, veicoli rubati sarebbero stati caricati su un bilico per essere portati ad un nuovo acquirente in provincia di Caserta.

Al vertice dell'organizzazione, in cui i ruoli degli associati sarebbero stati ben definiti, ci sarebbero un italiano di origini calabresi e un egiziano. Il primo sarebbe stato il perno dell'attività di riciclaggio e smercio della refurtiva, mentre il secondo, insieme ad altri due extracomunitari, si sarebbe occupato di individuare e rubare i mezzi di trasporto. Il calabrese, inoltre, si sarebbe avvalso di altri tre complici di nazionalità italiana, ai quali era affidata, sotto la sua supervisione, la responsabilità dell'occultamento dei mezzi rubati nei capannoni e dell'alterazione dei numeri di telaio per la loro successiva commercializzazione.

Durante tutte le indagini sono stati trovati 13 mezzi rubati, tra cui trattori stradali, muletti e anche due container, la maggior parte dei quali già restituiti ai legittimi proprietari, per un valore complessivo di oltre 500mila euro. Infine sono stati sequestrati ad alcuni indagati anche 35mila euro e 500 dollari in contanti, ritenuti provento dell'attività illecita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Furti e ricettazione di veicoli, banda bloccata. Alcuni colpi anche nel Veronese

VeronaSera è in caricamento