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Cronaca Bassona / Via Bassone

Ipotesi Controllo del Vicinato per arginare il problema dei furti in abitazione al Basson

Il tema è stato nuovamente affrontato dalla Prima Commissione consiliare del Comune di Verona, durante la quale è stato anche spiegato come è organizzata l'iniziativa portata avanti dall'associazione

La Prima Commissione consiliare del Comune di Verona, presieduta da Andrea Bacciga, è tornata a riunirsi sul tema dei furti in abitazione nella zona del Basson, che da alcune settimane sono tornati ad affliggere i residenti. Per cercare almeno di arginare questo problema, è stata presa in considerazione l'ipotesi del Controllo del Vicinato.
Ospiti dell'incontro Giorgio Girardi, presidente del Comitato di Quartiere Basson, Stefano Carboni, responsabile provinciale del Controllo del Vicinato e Luigi Altamura, capo della Polizia Locale. 
«Circa una ventina di giorni fa ci eravamo visti in Commissione per parlare dei furti al Basson – ha spiegato Girardi –, un problema peraltro che riguarda anche San Massimo e quartieri limitrofi. Si tratta di eventi ciclici che si verificano durante le Festività natalizie, concentrati nel tardo pomeriggio. Come già spiegato nell’incontro scorso, al Basson da circa cinque anni sono state installate quattro telecamere attive, come deterrente e controllo: una in entrata da Via Gardesane a Via Basson, un’altra nella zona industriale sempre in Via Basson, un’altra ancora tra Via Penazzi e Via Basson, all’altezza della rotonda, e la quarta, privata, davanti alla Chiesa parrocchiale. Per essere coperti al cento per cento però serve una quinta videocamera nella zona di Via Borsellino che si immette in Zai».
Il presidente Bacciga ha lasciato la parola a Carboni, che ha spiegato come è organizzato il Controllo del Vicinato: «Siamo presenti a Raldon, San Giovanni Lupatoto, Pescantina, tra poco a Peschiera del Garda e in tutta la fascia del basso Garda. Il progetto si sviluppa in una stretta collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine attraverso gruppi di quartiere su Whatsapp. Le segnalazioni che vengono inserite nelle chat sono tempestivamente girate da parte del referente alle forze dell’ordine, che possono agire nell’immediatezza. Il referente è una figura formata a svolgere questo incarico, che opera sul territorio, individuato con una serie di caratteristiche, di responsabilità e di self control, nelle varie realtà di volontariato, come Protezione Civile e Associazione Nazionale Carabinieri. L’associazione dà un supporto 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, per la formazione dei gruppi e dei referenti sul territorio a costo zero per i Comuni. Rimane valido che se un cittadino assiste a un reato, la prima cosa da fare è chiamare direttamente le forze dell’ordine».
«Deve essere chiaro che questi comitati spontanei non hanno alcun potere se non quello della segnalazione» ha tenuto a precisare Altamura.
L'incontro si è dunque concluso con la volontà di programmare un incontro tra il Comitato del Basson e le istituzioni, per approfondire tale possibilità. 

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