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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Apollo

Supera il test per la patente con "l'aiutino", denunciato altro furbetto: «Sanzioni non efficaci»

È il quindicesimo caso dall'inizio dell'anno. Il 24enne è stato scoperto dagli agenti del Laboratorio Analisi Documentale della polizia locale e degli ispettori della Motorizzazione al termine della prova, superata con 29 risposte esatte su 30

È salito a 15 il numero di cittadini stranieri che, dall'inizio dell'anno, sono stati sorpresi mentre provavano a superare l'esame scritto per ottenere la patente a Verona utilizzando telecamere, telefono cellulare e micro-auricolare, con la complicità di un suggeritore esterno ai locali della Motorizzazione. 
Anche in questo caso infatti, lo stratagemma è stato scoperto dagli agenti del Laboratorio Analisi Documentale della polizia locale e degli ispettori della Motorizzazione, che hanno bloccato l'individuo al termine della prova, superata con 29 risposte esatte su 30. A cadere nella rete tesa dalle forze dell'ordine questa volta è stato un cittadino indiano di 24 anni, residente in provincia, il cui comportamento sarebbe stato ritenuto sospetto per la frequenza con cui spostava la camicia che indossava, sotto la quale era nascosta la telecamera che permetteva a chi era all'esterno degli uffici di via Apollo di suggerire le risposte esatte.
Il giovane è stato dunque segnalato alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti. Secondo il Comando di via del Pontiere, l'organizzazione criminale che fornisce gli apparati e il supporto sarebbe particolarmente ramificata e avrebbe molti clienti che tentano gli esami con l'"aiutino" pagando anche 2000 euro.

La camicia utilizzata per l'esame-2

«È ormai palese come le sanzioni penali previste per questi reati non siano per nulla efficaci - afferma il comandante Luigi Altamura - ed è sempre più urgente rafforzare il concetto che chi ottiene la patente con sotterfugi e raggiri, mette in pericolo la sicurezza stradale e la pubblica incolumità. Per questo chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Parlamento di inserire subito, già nel prossimo decreto-legge, specifiche aggravanti al reato di truffa, che vadano ad incidere maggiormente su sanzioni ora minime».

Il buco nella camicia per la telecamera-2

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