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Cronaca Affi

"Fuga d'amore" dai domiciliari per raggiungere casa di lei: coppia arrestata

Confinato nella propria residenza a Calcinato, è stato raggiunto dalla compagna ed insieme hanno cercato di raggiungere la sua abitazione di Bolzano, ma i carabinieri li hanno intercettati ad Affi

Gli arresti domiciliari cui era sottoposto nella sua residenza di Calcinato, in provincia di Brescia, probabilmente gli andavano stretti, ma forse più di ogni altra cosa non riusciva a sopportare la distanza che lo separava dalla propria compagna, residente però in provincia di Bolzano. Così B.M., 40enne pluripregiudicato per furti, rapine, truffe e detenzione di armi, l'8 gennaio ha organizzato la classica "fuga d'amore", nonostante fosse confinato al proprio domicilio dall'ottobre scorso per una condanna in primo grado a due anni, poiché sorpreso all’interno di un bar con un’arma con matricola abrasa. 

IL PIANO - L'uomo si sarebbe accordato con la compagna, una 44enne con precedenti per truffa, che mercoledì pomeriggio si è presentata con la propria auto sotto casa sua, a Calcinato: B.M. dunque sarebbe evaso dai domiciliari con l'intenzione di andare a stare con lei. Tuttavia l'operazione non è passata inosservata ai carabinieri della compagnia di Desenzano del Garda, incaricati di svolgere i controlli sul rispetto delle prescrizioni da parte di B.M., i quali, dopo aver verificato le modalità della fuga, hanno diramato le ricerche del veicolo della donna alle compagnie limitrofe dei colleghi, certi che i due si stessero recando a casa della 44enne, a Bolzano, e che pertanto avrebbero attraversato il territorio della provincia di Verona.

INTERCETTATI - Ricevuta la segnalazione, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Caprino Veronese si sono appostati nei pressi della rotonda di Affi, al termine della SR450: ritenendolo un punto di passaggio obbligato per raggiungere il Trentino e convinti della bontà dell’indicazione ricevuta, hanno atteso in zona per oltre un'ora, ma la loro pazienza alla fine è stata premiata. Fra le auto in transito infatti, hanno scorto quella segnalata, così si sarebbero affiancati intimando l'alt: alla guida della Citroen C1 ci sarebbe stato proprio B.M., che in tutta risposta avrebbe accelerato ed iniziato ad zigzagare nel traffico della rotonda, dirigendosi a tutta velocità verso il casello autostradale di Affi. A questo punto però avrebbe compiuto una manovra azzardata nel tentativo di seminare la gazzella dei carabinieri, finendo con l'urtare un autoarticolato con targa tedesca e andando in testa coda. 
La coppia a quel punto sarebbe scesa in fretta e furia dal mezzo, provado a scappare a piedifra i veicoli che stavano imboccando l’A22, ma è stata raggiunta dagli operatori che avrebbero ingaggiato una breve colluttazione con l’uomo, prima di trarli entrambi in arresto: lui per evasione e resistenza a pubblico ufficiale, lei per procurata evasione. 
Nel parapiglia fortunatamente nessuno è rimasto ferito, mentre l'unico mezzo seriamente danneggiato è risultato essere quello della coppia. 

Informato dell'arresto, il pm presso la Procura della Repubblica di Verona, il dottor Carlo Boranga, ha disposto di trattenere in camera di sicurezza i due in attesa dell’udienza con rito direttissimo che si è tenuta giovedì presso il tribunale scaligero. Qui il giudice, la dottoressa Laura Donati, ha convalidato i provvedimenti e disposto una pena di 9 mesi e 10 giorni nei confronti di B.M., mentre ha scarcerato la donna e trasmesso il relativo fascicolo processuale alla Procura della Repubblica di Brescia, competente territorialmente sul luogo di commissione del reato di procurata evasione, perché proceda nei suoi confronti.

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