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Cronaca San Massimo / Via Lugagnano

Frode da 5 milioni a Lugagnano sulla vendita dei prodotti Bio

La Finanza è partita dalla "Sunny Land", azienda di Legnago che acquistava normali prodotti agricoli rivendendoli come biologici, incassando il quadruplo rispetto alla vendita di prodotti tradizionali

Due settimane fa era stato presentato il bilancio della guardia di finanza. Il dato preoccupante era quello dell'evasione fiscale e, in generale, del sommerso: oltre 500 milioni di euro nascosti al Fisco nel solo 2012, a Verona. L'ultima operazione delle Fiamme Gialle non pone, dunque, novità. La guardia di finanza veronese, infatti, ha scoperto un giro di fatture false per un importo di oltre cinque milioni di euro e un milione di Iva mai versata all'erario.

I militari della Tenenza di Peschiera del Garda hanno messo a nudo un meccanismo di frode fiscale, proseguendo le indagini nell'operazione "Gatto con gli stivali", la gigantesca frode nel settore dell'agricoltura biologica condotta tra il 2010 e il 2012, che aveva portato all'arresto di 7 persone. I finanzieri comandati dal tenente Margherita Solimando sono partiti dalla "Sunny Land", un'azienda di Legnago che acquistava normali prodotti agricoli rivendendoli come biologici, incassando il quadruplo rispetto alla vendita di prodotti tradizionali. Il guadagno ottenuto, di gran lunga maggiore rispetto alla spesa originariamente sostenuta, generava, però, una complicazione: giustificare, lameno alivello documentale, la sproporzione tra i costi e i ricavi. Per abbattere questi ricavi, "Sunny Land" ha trovato una compiacente ditta di trasporti di Lugagnano, che ha emesso fatture false per trasporti mai effettuati. Ma anche questa ditta a fronte dei falsi ricavi necessitava di falsi costi: così ha inserito in contabilità 65 fatture false, emesse da un'impresa edile, la Edilveneto, intestata al marito della proprietaria dell'azienda di trasporti. La ditta, tuttavia, esisteva solo sulla carta: non aveva nè attrezzature, nè dipendenti o una sede. Praticamente quella che la Finanza chiama una "cartiera", utile solo a fabbricare e stampare le fatture.

TRUFFA MILIONARIA SUI PRODOTTI BIO, FERMATI SEI VERONESI

Il titolare, denunciato per emissione di fatture per operazioni inesistenti, era già agli arresti domiciliari per associazione a delinquere di stampo mafioso dalla Procura di Crotone. La guardia di finanza continua le indagini per ricostruire tutta la filiera di queste società, vere e proprie cartiere, specializzate solo ad emettere fatture false.

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