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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Accoglienza migranti, Fresco indagato: confermati il sequestro di 12 milioni, liberati i conti personali

Il tribunale del Riesame non ha accolto le istanze dei legali del patron della Virtus, i quali avevano presentato una ricostruzione che avrebbe dovuto ridimensionare il quadro ipotizzato dal Pm Schiaffino

È stata confermata l'ordinanza di sequestro di 12 milioni di euro firmata dal gip Raffaele Ferraro, nell'ambito dell'inchiesta che vede Luigi "Gigi" Fresco e altre due persone indagate per truffa ai danni dello Stato, turbata libertà degli incanti e falso, in merito a tre bandi sull'accoglienza dei richiedenti asilo emessi dalla Prefettura di Verona negli anni 2016, 2017 e 2018
Come spiega L'Arena, il tribunale del Riesame, Maria Cecilia Vitolla, non ha dunque concordato con la ricostruzione presentata dagli avvocati difensori del presidente-allenatore della Virtus, che avrebbe dovuto ridimensionare il quadro ipotizzato dal Pm Schiaffino. Sono state invece accolte le istanze di dissequestro dei conti correnti di collaboratori vicini a Fresco (risultati estranei alla vicenda), così come quelle relative ai conti della società di calcio e della cooperativa che si occupa della gestione dei migranti: ques'ultimo provvedimento risulterebbe necessario per non interrompere il servizio, il cui incarico dovrebbe in ogni caso scadere il 30 novembre. 

In quelle tre annate la società avrebbe assistito oltre 700 profughi e ora è finita al centro delle indagini per quello che il gip avrebbe definito «un uso disinvolto dell'oggetto sociale», che sarebbe cambiato nel corso degli anni permettendo di partecipare ai bandi. Fresco inoltre dovrà rispondere di autoriciclaggio e riciclaggio, nonostante, secondo il Gip Raffaella Ferraro, «non si ravvisa il “fumus commissi delicti” in relazione ai contestati reati di autoriciclaggio e riciclaggio» in quanto «non vi è alcun elemento atto a comprovare che le somme prelevate da Fresco dai conti correnti dedicati della società siano state impiegate o trasferite in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, così come richiesto dalla norma incriminatrice».

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