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Cronaca Centro storico / Via Roma

Fondazione Arena. I sindacati chiedono di salvare il corpo di ballo dal taglio

La cessazione delle attività dei ballerini non era inserita nell'accordo siglato con i lavoratori. Cgil, Cisl Uil e Fials sono al lavoro per trovare alternative

Una lettera per chiedere una rettifica al piano di risanamento definitivo presentato dal commissario della Fondazione Arena Carlo Fuortes. A scriverla sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials, che vogliono salvare il corpo di ballo dal taglio.

Nel messaggio le organizzazioni sindacali precisano di non aver "sottoscritto la cessazione del corpo di ballo stabile attraverso la mobilità". Nell'accordo trovato tra commissario, sindacati e lavoratori, questa parte non era inserita. "Abbiamo sempre ritenuto che questa risorsa artistica debba invece essere valorizzata, essendo essa parte della integrità dei settori produttivi del Teatro, soggetto di potenziale valore economico e qualitativo della Fondazione - scrivono i sindacati - Abbiamo peraltro indicato e stiamo operando in tale direzione, affinché si sperimenti la previsione dello stesso Ministero per la costituzione di iniziative per macroregione tali da creare sinergie tra le Fondazioni e i Teatri della Regione che ne avrebbe, seppur in fase iniziale, costruito i presupposti attraverso un tavolo interregionale per le politiche culturali tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Riteniamo questa una strada da espletare per il mantenimento e la valorizzazione di questo settore".

Oggi, 9 agosto, si deciderà se confermare o meno lo sciopero indetto dai ballerini per il 14 agosto, giorno in cui in Arena va in scena l'Aida. Scelta a cui si oppone il sindaco di Verona Flavio Tosi, definendola inutile.

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