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Cronaca Centro storico / Via Roma

Fondazione Arena, continua l'occupazione dei lavoratori: deludente l'incontro con Tosi

Mercoledì 18 novembre i rappresentati dei dipendenti di Fondazione Arena hanno incontrato il sindaco Flavio Tosi e il sovrintendente Francesco Girondini. I sindacati si aspettavano di più

Dall'incontro a Palazzo Barbieri di mercoledì 18 novembre con il sindaco di Verona Flavio Tosi e il Sovrintendente Francesco Girondini, i rappresentanti dei lavoratori di Fondazione Arena si aspettavano la revoca della disdetta del contratto integrativo, prevista a partire da gennaio 2016. Ciò non è avvenuto e i sindacati sono rimasti piuttosto delusi dall'incontro. Tuttavia, il sindaco ha dichiarato che farà presente l'istanza al Consiglio di indirizzo.

Come riporta L'Arena, a proposito di tale disdetta, Flavio Tosi ha ribadito che "è stata fatta partire dal primo gennaio proprio per consentire di negoziare nel frattempo il nuovo contratto integrativo, risalente al 2003. Il consiglio sta valutando varie altre misure, su Amo, sul numero degli spettacoli, su Arena Extra. Inoltre, aderendo alla Cassa Depositi e prestiti, potremmo spalmare il debito in trent'anni a un tasso di interesse dello 0,5 per cento, con un risparmio di 800mila euro".

Dall'altra parte, le segreterie nazionali delle sigle sindacali Slc Cgil, Fistel Cigl, Uilcom Uil e Fials considerano la disdetta dell'integrativo illeggitima. Su L'Arena si legge: "Gli integrativi aziendali in essere nelle fondazioni lirico-sinfoniche sono bloccati dal 2005 e potranno essere disdettati e rinnovati solo successivamente alla validazione del contratto nazionale da parte dei ministeri competenti e della Corte dei conti, che ad oggi ancora non è pervenuta. Non si capisce in forza di quale principio il consiglio di indirizzo si arroghi il diritto di disattendere le leggi".

Nel frattempo, i parlamentari del Partito Democratico Alessia Rotta e Gianni dal Moro hanno incontrato il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini a Roma. Su L'Arena, le dichiarazioni dell'onorevole Rotta: "Il Ministro, preoccupato per quanto sta avvenendo in Fondazione, ha manifestato disponibilità a trovare soluzioni che possano consentire di superare la situazione che si è venuta a creare. Ritengo che alla strada dell'accesso alla Cassa depositi e prestiti, economicamente svantaggiosa e di non semplice attuazione, ma soprattutto non risolutiva in termini di alternanza di governance e rilancio, sia da preferire l'inserimento nella legge Bray, cui incomprensibilmente la Fondazione Arena non ha aderito".

Inoltre, l'11 dicembre sono state chiamate a Roma dal Ministero le sovrintendenze di quattro fondazioni lirico-sinfoniche, tra cui Fondazione Arena. Il tavolo tecnico verterà sulle misure da intraprendere per garantire la sostebinibilità dei debiti che gravano sugli ex enti lirici come quelle veronese.

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