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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Roma

Fondazione Arena. Il Consiglio di indirizzo indica il nuovo Sovrintendente

Si tratta di Cecilia Gasdia, cantante lirica di fama internazionale che in oltre 30 anni di carriera ha interpretato più di 90 ruoli operistici e dal 2015 dirige l’accademia per l’Opera Italiana a Verona

Si è tenuto nel pomeriggio dell'8 gennaio il primo incontro del Consiglio di indirizzo della Fondazione Arena, al termine del periodo di Commissariamento.
A presiedere il Sindaco Federico Sboarina, in qualità di presidente della Fondazione Arena. Il Consiglio è composto da Michele Bauli nominato dal Comune, Gabriele Maestrelli dalla Regione, Flavio Piva dal Ministero dei Beni culturali e Giuseppe Riello dalla Camera di Commercio, socio privato.
Durante l’incontro, al primo punto dell’ordine dei lavori, è stato indicato il nome del soprano veronese Cecilia Gasdia quale nuovo Sovrintendente. L’indicazione sarà ora trasmessa al Ministero per l’atto ufficiale di nomina.

Cantante lirica di fama internazionale, Cecilia Gasdia ha interpretato, in oltre 30 anni di carriera, più di 90 ruoli operistici, rappresentando ancora oggi una delle più affermate cantanti liriche italiane.
Dal 2015 dirige l’accademia per l’Opera Italiana a Verona e dal 2017 è docente presso l’Accademia verdiana del Teatro Regio di Parma.

Arrivo_dei_componenti_del_consiglio_alla_sede_della_Fondazione_Arena-2

Chi invece è sembrato rimanere perplesso per questa scelta è il gruppo consiliare del Partito Democratico composto da Carla Padovani, Stefano Vallani, Elisa la Paglia e Federico Benini, insieme a Tommaso Ferrari del Gruppo Verona Civica. 

Non si capisce bene quale sia il criterio che ha guidato il Sindaco Sboarina a passare da Gianfranco De Cesaris, un manager di punta ma senza esperienza in campo culturale, a Cecilia Gasdia, nome noto nel settore ma solo per meriti artistici, non certo manageriali. E' Sboarina che contraddice se stesso. Nella situazione in cui si trova la Fondazione Arena l’improvvisazione dovrebbe essere evitata, tanto più che Gasdia era già stata prescelta per il ruolo di direttore artistico. Coprire una casella per lasciarne scoperta un’altra è indice di poca lucidità. L’imbarazzo della scelta avrebbe potuto essere proficuamente risolto con un bando pubblico per l’individuazione del profilo professionale e manageriale migliore. Evidentemente debiti politici pregressi hanno prevalso sulla razionalità. La mancanza di condivisione e di un confronto franco e aperto sull’indicazione del Sovrintendente rischia di portare in eredità alla Fondazione Arena soluzioni di ripiego.

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