rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Follia a Cerea, pregiudicato prova a uccidere carabiniere

Davide Vivian, 42enne di origine nomade, stato arrestato dopo un braccaggio durato pi di 3 ore

Si può definire rabbia ingiustificata quella che Davide Vivian, pluripregiudicato 42enne di Cerea, ha riversato contro i carabinieri di Legnago e, in particolare, contro il loro comandante Francesco Provvidenza. Erano le 4 della notte tra sabato e domenica scorsi quando una ragazza ha chiesto l’aiuto del 112. All’esterno della discoteca Corte degli Angeli, in via Palesella di Cerea, vicino a un chiosco ambulante, un uomo aveva aggredito alcuni giovani. Si tratta di Vivian, che si trovava lì insieme alla moglie e a due amici. Il motivo della lite è di poco conto, ciò nonostante l’uomo ne ferisce tre. A quel punto è partita la richiesta d’aiuto alla centrale operativa dei carabinieri.

Sul posto è arrivata prontamente una pattuglia della stazione di Castagnaro, che si trovava nelle vicinanze di via Palesella. Non passa tanto tempo che Vivian viene riconosciuto dai militari. Si trovava seduto sul sedile passeggero dell’auto, una Toyota Yaris grigia, di proprietà della moglie. Alla richiesta dei documenti l’uomo, agitato ed in stato di evidente alterazione psicofisica, è uscito dall’auto e ha aggredito il carabiniere afferrandolo per un braccio e strattonandolo. Subito dopo è tornato sull’auto guadagnando il sedile del guidatore, questo nonostante la moglie ed un suo amico cercavano di farlo calmare.

Proprio in quel momento è arrivato nel piazzale anche il comandate della Compagnia di Legnago Francesco Provvidenza, che era in zona per la vigilanza ai seggi elettorali. Il capitano, che si è reso subito conto della pericolosità della situazione conoscendo bene Vivian, si era avvicinato subito all’auto cercando di impedire che questa partisse investendo i ragazzi che erano ancora davanti al chiosco. Il comandante ha aperto la portiera dell’auto e intimando all’uomo di scendere ha provato a sfilare le chiavi dal cruscotto. Per tutta risposta Vivian si è girato verso il carabiniere con un lo sguardo carico d’odio gli ha detto: “Muori”. A quel punto ha messo in moto l’auto e ingranando la retromarcia ha accelerato bruscamente trascinando il carabiniere per diversi metri. Fortunatamente dietro all’auto guidata da Vivian c’era un altro veicolo che ha impedito che questa proseguisse nella retromarcia.

L’uomo ha quindi ingranato la prima ed è partito pericolosamente verso i giovani davanti al chiosco. I carabinieri hanno provato a fermarlo prima colpendo il parabrezza anteriore e il lunotto con il calcio della pistola e dopo, quando l’auto era già in strada, quindi non in linea d’aria con le persone, sparando tre colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle gomme, senza, però colpirle. Subito è iniziato un inseguimento finito a San Pietro di Morubio, in via Circonvallazione Sud. Qui Vivian è saltato dall’auto ancora in movimento lanciandosi in un campo di mais, nel quale ha fatto perdere le sue tracce per qualche ora.

Vivian stato rintracciato nuovamente intorno alle 7.30 di domenica mattina mentre cercava di tornare nella sua casa di Cerea. A quel punto è stato affrontato da quattro agenti e, nonostante non avesse possibilità di fuga, sono passati diversi momenti di lotta prima che scattassero le manette ai polsi. Vivian è stato portato al carcere di Montorio con le accuse di tentato omicidio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, guida senza patente e di in stato di ebrezza alcolica e rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per la verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Follia a Cerea, pregiudicato prova a uccidere carabiniere

VeronaSera è in caricamento