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Cronaca Borgo Trento / Piazza Arsenale

Un fiume di persone sfila a Verona per protestare contro il green pass

Al grido di «libertà» e «no green pass», migliaia di persone hanno attraversato la città da piazza dell'Arsenale fin verso il centro storico

Una folla di manifestanti ha risposto all'appello per la manifestazione di oggi "Verona non si piega, Verona resiste!", indetta dalle ore 16 in piazza Arsenale. A seguire era annunciato un "corteo silenzioso" che, a onor del vero, la sua voce l'ha fatta anche sentire, certo però si è rivelato del tutto pacifico per quanto piuttosto arrabbiato.

Al centro della protesta vi è l'ormai famigerato green pass e, in particolare, l'obbligo esteso da ieri, venerdì 15 ottobre, anche sui luoghi di lavoro, sia nel pubblico che nel privato. Nonostante tale imposizione vi è evidentemente una parte di cittadini che non vuole cedere all'idea di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid, giudica per di più una discriminazione il fatto di doversi pagare i tamponi per accedere al lavoro con il green pass valido 48 ore e, dunque, continua a protestare.

manifestazione verona no green pass - 16 ottobre 2021 2-22-2

La manifestazione di oggi svoltasi a Verona si è sviluppata in un corteo che, da piazza dell'Arsenale, è risalita per il ponte di Castelvecchio, dirigendosi quindi verso il centro della città attraversando Corso Cavour. Lo slogan preferito dei manifestanti è sempre lo stesso, il grido «libertà, libertà» che per molti di coloro che scendono in piazza, oggi come ieri, coincide più o meno con il sonoro non detto: «Il vaccino non me lo voglio fà'».

Ad affiancare poi l'altro slogan d'annata, ovvero «no green pass, no green pass», quest'oggi si è aggiunto anche l'inedito «giù le mani dal lavoro», perché è evidente che la misura dell'obbligo per accedere in azienda, fabbrica o ufficio che sia, in molti proprio non l'hanno voluta e non la vogliono tuttora digerire. «Trieste chiama, Verona risponde», campeggiava non a caso su uno striscione che ricordava e celebrava così la protesta dei portuali. Altro messaggio d'impatto, sempre su uno degli striscioni: «Opporsi a un ricatto non è fascismo». Insomma, è sfida aperta dalle strade di Verona alle misure del governo che, tuttavia, pare aver deciso di tirare dritto proseguendo con la linea della fermezza circa l'obbligo del green pass.

Resta ora solo da capire se queste manifestazioni legittime di dissenso troveranno interlocutori e, dunque, un minimo di ascolto, oppure no. Sempre ammesso e non concesso che, effettivamente, a fine anno lo "stato di emergenza" cessi di sussistere e non venga più prorogato, sono davvero parecchi i "sabati pomeriggio" che ci attendono tutti quanti, comunque la si pensi su green pass e vaccini, di qui al 31 dicembre. Dopo due anni di pandemia ed un tessuto sociale sempre più sfilacciato, di tutto il Paese avrebbe bisogno fuorché di una nuova ed estenuante guerra di logoramento interno tra sordi che si fronteggiano. 

manifestazione verona no green pass - 16 ottobre 2021-3

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