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Nuovo esposto alla procura e all'Anac da parte di Flavio Tosi sulla vicenda Agsm e A2A

«Ci sono altri competitors che per mesi non sono stati presi in considerazione. - ha dichiarato Flavio Tosi - Gli asset che A2A mette a disposizione non sono gli stessi dell'inizio, ma cambiano nel tempo e quindi non c'è una proposta infungibile»

In una conferenza stampa tenutasi martedì 16 giugno a Palazzo Barbieri, insieme con i consiglieri comunali Alberto Bozza (Lista Tosi), Patrizia Bisinella e Paolo Meloni (Fare Verona), l'ex sindaco ed attuale consilgiere comunale scaligero Flavio Tosi ha riferito di aver inoltrato «un altro esposto alla Procura ed all’Anac sulla vicenda Agsm-A2A». Spiegato in breve, Flavio Tosi ritiene «infondato il presupposto della infungibilità e cioè che l'offerta di A2A ad Agsm per l'aggregazione sia unica e la migliore».

Tutta la questione sollevata, tra gli altri, anche da Flavio Tosi ruota attorno a una parola ostica pure solo a pronunciarla, vale a dire appunto «infungibilità». Per cercare di comprenderne il senso la cosa migliore da fare è forse riferirsi alle linee guida proprio dell'Anac, cioè dell'Autorità nazionale anticorruzione. In una delibera intitolata "Ricorso a procedure negoziate senza previa pubblicazione di un bando nel caso di forniture e servizi ritenuti infungibili", l'Anac spiega: «Per i casi in cui una fornitura e un servizio siano effettivamente infungibili, il legislatore, comunitario e nazionale, ha previsto deroghe all’evidenza pubblica, considerato che l’esito di un’eventuale gara risulterebbe scontato, esistendo un unico operatore economico in grado di aggiudicarsela e, conseguentemente, l’indizione di una procedura ad evidenza pubblica determinerebbe uno spreco di tempo e di risorse. Naturalmente, trattandosi di una deroga all’evidenza pubblica, occorre che l’infungibilità sia debitamente accertata e motivata nella delibera o determina a contrarre dell’amministrazione». In sostanza, spiega l'Anac, si può evitare di fare un bando pubblico di gara quando il suo esito sarebbe «scontato» in quanto esisterebbe «un unico operatore economico in grado di aggiudicarsela» e, quindi, la procedura ad evidenza pubblica risulterebbe uno «spreco di tempo e di risorse». Proprio però perché si tratta di un'opzione in deroga, cioè una cosa eccezionale rispetto alle procedure di evidenza pubblica, è necessario che l'«infungibilità» sia «debitamente accertata».

Nel caso in questione che vede al centro Agsm e Aim per il tramite di A2A, tutto l'interesse di Flavio Tosi è volto a mostrare che non sussisterebbe l'insostituibilità dell'offerta di A2A: «Ci sono altri competitors che per mesi non sono stati presi in considerazione, - argomenta Flavio Tosi - salvo poi essere annoverati solamente in un secondo tempo, quando sono intervenute la Procura e l'Anac». Al contrario, secondo quanto comunicato da Agsm ed Aim in una nota risalente ancora allo scorso gennaio, la «peculiarità e l’esclusività» del disegno di aggregazione che le vede protagoniste, «rappresenta una condizione di per sé sufficiente per non attivare una procedura a evidenza pubblica, in forza del principio di "infungibilità". Tale principio, infatti, prevede che, di fronte a una proposta connotata da caratteri di unicità così forti da non risultare sostituibile con proposte provenienti da altri attori presenti sul mercato, la procedura a evidenza pubblica non risulti necessaria». Più recentemente, come si legge in una nota del Comune di Verona, l'Avv. Gregorio Gitti, consulente legale di Agsm, aveva dichiarato a maggio: «Si è operato secondo i più alti principi di trasparenza e legalità, cercando di rispondere alle esigenze di Agsm. Nella procedura iniziata lunedì (18 maggio ndr) è stata avviata un’indagine di mercato ad ampio spettro, in cui sono state coinvolte tutti le cinque principali multi-utility italiane».

Il consigliere comunale Flavio Tosi, tuttavia, nel corso della conferenza stampa di ieri, ha nello specifico spiegato che, a suo avviso, «non è che A2A abbia formulato un'offerta infungibile, cioè vi faccio un'offerta e vi metto a disposizione questo e quello pertanto la mia offerta è infungibile, in realtà - aggiunge sempre il consigliere Flavio Tosi - A2A, Agsm e Aim lavorano per mesi per definirla l'offerta». Di qui dunque le ulteriori considerazioni di Tosi: «A mio avviso, e adesso toccherà all'Anac e alla procura verificarlo, anziché esserci un'offerta iniziale infungibile c'è un lungo confronto nel quale l'offerta cambia più volte, perché gli asset che A2A mette a disposizione non sono gli stessi dell'inizio, ma cambiano nel tempo e quindi non c'è una proposta infungibile ma un percorso per arrivare a costruirla. Questa è la materia dell'ulteriore esposto». Oggi, sempre sull'argomento aggregazione Agsm-Aim e A2A, il consigliere Flavio Tosi ha infine chiosato via social: «Agsm è il gioiello dei veronesi e se devi fare un'alleanza o un'aggregazione con altre multiutility la costruisci nell'interesse della città mettendo a confronto tutti i soggetti proponenti in una regolare gara pubblica».

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