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Cronaca

Fiumi di eroina dall'Albania, 11 insospettabili in manette

Sgominata una banda internazionale di trafficanti. In nove mesi avrebbero smerciato cento chili

Un’organizzazione curata nei minimi dettagli che riusciva a smerciare chili su chili di eroina pura importata dall’Albania e diretta ai mercati del nord Italia. Sono diciassette le persone nel mirino della Squadra mobile di Verona per l’operazione “Truck 2010”, che è riuscita a sgominare un traffico internazionale di droga per un giro di affari che la questura individua in 4 milioni e mezzo di euro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Federica Ormanni, sono durate nove mesi e non si sono ancora concluse. Mancano all’appello almeno sei trafficanti, che risultano latitanti. La banda era composta al vertice da insospettabili albanesi, tutti con regolare permesso di soggiorno e alcuni con un onesto lavoro imprenditoriale nel ramo edile, e da alcuni nordafricani, tra magrebini, tunisini e marocchini ingaggiati per lo spaccio sul territorio.

Le indagini sono partite lo scorso febbraio, dopo l’arresto di tre cittadini albanesi in una casa di San Giovanni Lupatoto utilizzata come deposito di eroina. Nel corso delle perquisizioni domiciliari gli agenti avevano sequestrato 12 chili e mezzo di droga pura, pronta allo smercio nella provincia. Allora in manette erano finiti Fuat e Hasim Bequiri, rispettivamente di 40 e 30 anni, e Sphresa Idrizi, 47enne. Da lì, nel percorso a ritroso, la polizia è risalita a tutti gli altri componenti dell’organizzazione. Gli albanesi si occupavano della logistica, trasportando la droga nei camion che dall’Albania, da Durazzo e Scutari, si imbarcavano alla volta di Ancona diretti al nord Italia. Se il “corridoio” via mare non era libero si spostavano sulla strada e proseguivano verso le frontiere slave per raggiungere Verona. Ai nordafricani, considerati dagli inquirenti “più spregiudicati”, toccava lo smercio al dettaglio e il traffico sul territorio. Veniva venduto un chilo dietro l’altro, utilizzando come magazzino diverse case e appartamenti, tra cui quella di San Giovanni.

In nove mesi sarebbero arrivati a trafficare oltre cento chili di eroina, che, venduta a 45mila euro a panetto, avrebbe fruttato 4 milioni e mezzo di euro. Ieri sono scattate le ordinanza di custodia cautelare, emesse dal gip Paolo Scotto Di Luzio, per undici persone: sei albanesi, due marocchini, due tunisini e un libico, tutti di età compresa tra i 22 e i 37 anni. Per uno di loro l’arresto è avvenuto in flagranza di reato durante una delle perquisizioni: addosso gli sono stati trovati 30 grammi di cocaina.

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