Fiumi di droga e armi: l'espansione della 'ndrangheta in citt

La droga, in costante aumento in Veneto, è oggetto, secondo i dati relativi al Distretto giudiziario di Venezia, di notevole contrasto ed assume caratteristiche tali che hanno portato a rilevare "segnali d'allarme" con attenzioni su persone che "per la storia criminale sono inquadrabili in area mafiosa e, più specificatamente, 'ndranghetistica". Questo il quadro della criminalità organizzata scattata nella relazione annuale della Direzione nazionale antimafia, guidata dal procuratore Pietro Grasso. Dai dati di Distretto emerge che alla droga, in "quantità considerevoli", si associa il traffico di armi "in gran numero, tutte quasi sempre da guerra e di particolare micidialità, provenienti da arsenali militari dell'Est europeo".

Armi che sono "accompagnate da un non meno allarmante corredo di sostanze esplodenti, sia accessoriate con detonatori che confezionate in bombe e mine antiuomo". Per il Distretto è "da ritenere che il territorio veneto, ed in particolare quello nei territori delle province di Verona, Padova e in parte Venezia, si stia trasformando". Sul fronte delle armi, la Dda di Venezia ha trattato due procedimenti penali "tra i più significativi trattati": "L'indagine, nata per investigare sulle attività economiche di calabresi nel Veneto ha visto allargarsi i suoi orizzonti sui traffici di narcotici ed di armi".