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Cronaca

Fisco: quasi 400 milioni recuperati nel 2010

I dati della Guardia di Finanza. Giorgetti: "Interventi fondamentali per il controllo di spesa"

Cinque mesi che alzano in positivo il bilancio della Guardia di Finanza. Sono stati presentati stamattina, a margine della celebrazione dell'anniversario del Corpo a Castelvecchio, i dati sulle varie operazioni da gennaio 2010. A seguito di 540 ispezioni fiscali, sono stati segnalati circa 412 milioni di euro, ben 97 milioni in più rispetto lo scorso anno sono stati individuati 77 evasori recuperando 392 milioni con un incremento del 34 percento rispetto al 2009.

“La lotta all’evasione della Finanza di Verona contribuisce in maniera importante, con le sue specialità e competenze, a livello nazionale- sostiene il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti- Molti sono ancora gli evasori totali in Italia ma il lavoro che si sta portando avanti è di rilievo soprattutto per il fatto che il denaro recuperato dalle frodi è servito in maniera importante a garantire maggiori entrate nelle casse dello Stato”. Ma è sotto il versante del controlo e selettività della spesa pubblica su cui Giorgetti punta maggiormente: "Tutti i Governi che mirano a contenere gli attacchi speculativi e le crisi economiche devono volgere lo sguardo alla riduzione della spesa pubblica. E i margini di recupero, qui nel Veneto virtuoso, sono straordinari. In una congiuntura economica come questa, gli enti devono necessariamente ottimizzare i costi e provvedere all'azzeramento degli sprechi, anche per dare risposta a coloro che, nel confronto politico acceso di questi ultimi giorni, attaccano le amministrazioni più spendaccione".

“In metà anno abbiamo ottenuto risultati comparabili per entità, praticamente, all’intero decorso del 2009- commenta il colonnello Michele Pisani- Sono state privilegiate le indagini sui settori che qui in provincia di Verona, necessitavano di azioni più importanti, come quello dell’evasione fiscale internazionale e del traffico di stupefacenti con il sequestro di circa 36 chili di droga e 17 arrestati”. Neutralizzare i “canali di smercio” la parola d’ordine delle Fiamme Gialle anche sotto il profilo della tutela dei mercati e della lotta alla contraffazione: un settore essenziale su cui, a larghissima percentuale, fiorisce la criminalità organizzata e che in cinque mesi ha portato al sequestro di oltre 160mila pezzi venduti in frode.

“L’obbiettivo fondamentale è quello della salvaguardia della leale concorrenza perché colui che evade, oltre a costituire danno all’erario, si pone in una posizione competitiva di vantaggio rispetto agli operatori che agiscono in modo corretto. Un successo indebito che mette in difficoltà i concorrenti per mancanza di risorse e finanziamenti”.
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