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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Antonio Galtarossa, 11

Si finge console in tribunale con le guardie del corpo ma viene smascherato

Dopo che la notizia della sua nomina, poi risultata fasulla, console onorario della Angel Foundation era rimbalzata sul web, S.B. era finito sotto lo sguardo della Questura insieme ai due complici

Da tempo si spacciava come console onorario della Angel Foundation, un'organizzazione intergovernativa riconosciuta ufficialmente alle Nazioni Unite, e come "diplomatico per gli affari col Ghana", ma di vero non c'era niente, tant'è che già da tempo gli "occhi" della Questura si erano soffermati su di lui, ipotizzando che insieme ai due complici potesse avere qualcosa in mente. 
Così S.B., 32 anni, con alle spalle già alcuni precedenti, è stato denunciato a piede libero per sostituzione di persona e usurpazione di funzioni pubbliche, insieme alle sue "guardie del corpo", G.F. e E.S., che a loro volta si fingevano paramilitari e che dovranno rispondere della violazione della legge sulle armi. 

La vicenda è venuta alla luce grazie all'intuito di Alberto Rizzo, presidente del tribunale di Vicenza, che quando ha ricevuto la sua mail nella quale gli chiedeva un incontro per esporgli un suo progetto, relativo alla "tutela della persona" e finanziato dall'Onu, ha avviato un controllo. I primi riscontri non sono stati positivi, così della vicenda è stata avvisata la Procura berica, la quale si è rivolta alla sezione di polizia giudiziaria di palazzo di giustizia e alla Digos, che ha contattato i colleghi veronesi, trovando conferme dei loro sospetti su S.B., visto che già da qualche tempo veniva tenuto d'occhio proprio in virtù di questa sua nomina fittizia che era rimbalzata sul web. 

Il finto diplomatico dell'agenzia Igo (Inter-Governmental Organization), si è quindi presentato all'incontro con tanto di lampeggiante sulla berlina e guardie del corpo al seguito, non sapendo di essere controllato e che pochi giorni dopo gli investigatori avrebbero perquisito lui, i suoi uffici situati lungo la strada regionale 11 a San Giovanni Lupatoto e tutte e tre le abitazioni. Il presidente Rizzo infatti alla fine all'appuntamento non si è presentato, mentre i poliziotti che lo attendevano hanno ben pensato di rivolgergli alcune domande. 
Domande che poi gli sono state rivolte anche dopo il blitz nei suoi locali, dove è stato trovato di tutto: da targhette a simboli dell'Onu, passando per bandiere USA e UE, fino al lampeggiante da posizionare sull'auto: inizialmente con gli uomini della Questura, tutti e tre hanno continuato a recitare la propria parte, con le guardie del corpo che continuavano a chiamarsi con titolo come "Capitano" e "Luogotenente", mentre il finto console si vantava presunte conoscenze nelle forze di polizia. 

Alla fine però il palco è caduto e gli attori sono stati smascherati, dopo essere riusciti ad ingannare anche alcune personalità importanti, oltre che a diversi cittadini. Resta però da comprendere il motivo di tutta questa messinscena, aspetto sul quale proseguiranno le indagini. 
Da qualche giorno inoltre S.B. risulta essere scomparso: a dare l'allarme sui social network è stata la sua compagna, con la notizia che ha fatto il giro del web. Del 32enne si sarebbero perse le tracce proprio poco dopo la perquisizione e l'interrogatorio della polizia. Probabile quindi che tra le due cose ci sia un collegamento. 

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