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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Villafranca di Verona

Slot machine e agende segrete, la Finanza sequestra beni di un imprenditore

Sospetti subito confermati dal ritrovamento di un'agenda segreta che custodiva le somme indebitamente percepite che ammontano a ben 700.000 euro in soli due anni

Le Fiamme Gialle scaligere hanno eseguito nei giorni scorsi, dopo circa un anno di indagini, un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente di denaro ed immobili di un imprenditore di etnia cinese titolare di un Bar Sala Giochi a Villafranca.

L’operazione, condotta dalla tenenza di Villafranca, è scaturita da un controllo fiscale nel settore delle slot machine durante il quale la notevole divergenza tra il continuo afflusso di giocatori ed i miseri incassi dichiarati dal gestore ha immediatamente insospettito i militari.

Sospetti subito confermati dal ritrovamento di un’agenda segreta che custodiva le somme indebitamente percepite che ammontano a ben 700.000 euro in soli due anni.

Il sistema di evasione architettato dall’imprenditore cinese, con l’aiuto della moglie, socia dell’attività, si è concretizzato attraverso le mancate dichiarazioni degli enormi incassi giornalieri e l’utilizzo di false fatturazioni. Appena concluso il controllo e denunciato il quarantaduenne cinese per reati fiscali, le Fiamme Gialle hanno rilevato ingenti investimenti di denaro e immobiliari effettuati dallo stesso e hanno proposto il sequestro dei beni all’Autorità Giudiziaria.

L’operazione della Guardia di Finanza non ha tralasciato neanche il contrasto all’illecito trasferimento di capitali, spesso con destinazione in Paesi Asiatici. Qualche giorno fa, infatti,  i militari dell’Aeroporto di Venezia hanno fermato i due coniugi cinesi in partenza per Pechino impedendogli di  trasferire illegalmente oltre 30 mila euro in contanti e di sottrarsi così agli obblighi fiscali nel nostro Paese.

E infine l’ultimo e definitivo tassello di una lunga serie di azioni intraprese dalle  Fiamme Gialle per contrastare la condotta illecita dell’imprenditore e finalizzate all’equità e la giustizia fiscale: sono state bloccate le somme depositate sui conti correnti e sequestrate le unità immobiliari di proprietà del soggetto, per un valore complessivo di circa 200 mila euro.
 

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