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Cronaca

Filobus, cantieri aperti entro la fine dell'anno

Progetto da 143 milioni. Corsi: "Si colma una lacuna nel trasporto pubblico"

Con la pubblicazione del bando per la filovia sulla Gazzetta ufficiale europea inizia l’iter burocratico che porterà, entro il prossimo settembre, all’assegnazione dell’appalto per la costruzione del nuovo sistema di trasporto pubblico di massa di Verona. L’intera opera costerà al massimo, perché la gara d’appalto sarà al ribasso, 143 milioni di euro dei quali 85 milioni verranno pagati attraverso un finanziamento da parte dello Stato e i restanti 80 milioni verranno messi in conto ad Amt, che accenderà un mutuo con la Banca Popolare di Verona. Ovviamente ai 143 milioni della realizzazione dell’opera vanno aggiunti i costi burocratici e le tasse. Alla presentazione ufficiale del bando, questa mattina in sala Arazzi, il sindaco Flavio Tosi, l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, quello all’Ambiente Federico Sboarina, il presidente di Amt Massimo Mariotti e l’amministratore delegato del Banco Popolare Franco Baronio.

Sono stati chiari molto chiari in Comune, la filovia, che coprirà 23 chilometri di tracciato unendo i maggiori quartieri della città, nonché i due ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, deve sottostare a precisi requisiti tecnici e strutturali che vanno dalla ordinaria amministrazione e manutenzione del tracciato e dei mezzi, alla capacità delle vetture stesse e la loro sostenibilità ambientale. Le aziende interessate a prende parte alla gara d’appalto potranno presentare la propria proposta al Comune entro venti giorni a partire da oggi. Poi toccherà ad un’apposita commissione tecnica valutare i vari progetti e verificarne la reale congruenza con le esigenze veronesi. L’aggiudicazione finale dell’appalto arriverà entro il prossimo settembre. Quindi, già entro la fine dell’anno dovrebbero iniziare i lavori di costruzione delle linee aeree elettrificate.

In fase di stesura del bando è stata data particolare attenzione alle garanzie ecologiche che dovranno essere fornite dai mezzi e all’impatto che questi avranno sull’ambiente. “Abbiamo dato particolare attenzione all’effettiva capacità operativa dei mezzi – ha specificato l’assessore Sboarina – ed abbiamo privilegiato quelle tecnologie che, nella parte non elettrificata, garantissero efficienza, ecosostenibilità ed affidabilità”. Soddisfatto del lavoro fino ad oggi svolto l’assessore Corsi: “Con questo passo colmiamo una ventennale mancanza sul piano del trasporto pubblico di massa”. La stoccata alle precedenti amministrazioni, sia di sinistra che di destra, è tutt’altro che velata.

Ruolo fondamentale nell’intera realizzazione del progetto filobus spetta a Amt, che, oltre a gestire l’intero iter burocratico relativo al bando, avrà a carico il mutuo acceso con il Banco Popolare e, successivamente, affitterà ad Atv i filobus. “Da parte di Amt è stato fatto un grande lavoro di risanamento dei conti della società per offrire al Banco Popolare le garanzie necessarie per accende il mutuo”, ha detto il presidente Massimo Mariotti. Infine, anche il sindaco Flavio Tosi ha voluto commentare l’apertura del Bando: “Con questo progetto offriremo a Verona un sistema di trasporto moderno, il migliore possibile, anche in relazione alla compatibilità con la città stessa. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che questo sistema è facilmente estendibile anche ai comuni limitrofi a Verona”. Tosi si è anche lasciato andare ad una stoccata alla Provincia ed al presidente Giovanni Miozzi: “Abbiamo valutato attentamente la sostenibilità dell’intero progetto, se la Provincia non intende parteciparvi il Comune si farà carico di tutto. Però sarebbe un peccato che la Provincia perdesse parte degli introiti derivanti dalla gestione della filovia”.

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