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Cronaca Bosco Chiesanuova / Piazza Borgo

L’inferno di Francesco Bertolini inaugura il Film Festival della Lessinia

La ventiduesima edizione della rassegna cinematografica internazionale è in programma dal 19 al 28 agosto a Bosco Chiesanuova ed aprirà con il colossal del 1911 che rivoluzionò il cinema italiano

Dieci giorni di proiezioni e di eventi collaterali. Un affascinante omaggio tematico: il sottosuolo, inteso come la montagna rovesciata per eccellenza. Tra grotte, caverne, Aldilà e le terre alte di ogni angolo del mondo spaziano le immagini della ventiduesima edizione del Film Festival della Lessinia, in programma dal 19 al 28 agosto a Bosco Chiesanuova.
Ad inaugurare la rassegna cinematografica internazionale è, venerdì 19 agosto alle 21, la visione de L’inferno di Francesco Bertolini, colossal che nel 1911 segnò una rivoluzione nella storia del cinema italiano. Il Festival diretto da Alessandro Anderloni lo presenta, nella copia restaurata dalla Cineteca di Bologna, con un'inedita colonna sonora composta e diretta dal vivo dal jazzista Mauro Ottolini. È il primo di due eventi musicali in anteprima mondiale che la manifestazione veronese propone all’interno del tributo al mondo sotterraneo. L’altro trae ispirazione dal libro La Catastròfa di Paolo Di Stefano. Lo scrittore e la cantante Etta Scollo ricordano la tragedia di Marcinelle, nel sessantesimo anniversario dello scoppio nella miniera del Bois du Cazier, dove trovarono la morte 262 persone.
Ampio spazio poi alla programmazione cinematografica. Provengono da 25 Paesi le 64 opere selezionate quest'anno dal Festival. Sono oltre 20 le anteprime italiane. Accompagnano sul grande schermo del Teatro Vittoria vita, storia, tradizioni di chi abita le terre alte del pianeta, affrontando tematiche di carattere sociale ed ambientale. Occasione di riflessione anche per le nuove generazioni, alle quali la rassegna dedica FFDL+: festival nel festival con un programma di 19 film ed animazioni suddivisi per fasce d'età, altrimenti impossibili da trovare.
Riflettori accesi inoltre sulle montagne italiane: le telecamere si muovono tra le Alpi, i Monti Lessini e lungo l'Appia Antica. Tra i viaggiatori in cammino, Paolo Rumiz, che ritorna a Bosco Chiesanuova per presentare l'ultima fatica letteraria: Appia. Il giornalista è uno degli attesi ospiti degli incontri Parole alte, realizzati in collaborazione con l'Università di Verona. Le descrizioni dello speleologo Francesco Sauro, incoronato dal settimanale inglese Time tra i dieci giovani leader che incidono sul cambiamento della Terra, portano sulle maestose montagne a cima piatta del Sud America: uno dei luoghi più misteriosi ed inaccessibili del pianeta.
Non solo cinema. Per vivere a pieno l'atmosfera festivaliera, il pubblico del Festival può scegliere di dialogare con i registi nella Piazza del Festival, di partecipare a workshop ed escursioni alla scoperta dell'altopiano scaligero, di vedere mostre tematiche, di ascoltare concerti di musica dal vivo, di sfogliare una pubblicazione alla Libreria della Montagna, di fermarsi ad assaporare prodotti tipici nell'Osteria del Festival.

ASPETTANDO IL FILM FESTIVAL DELLA LESSINIA - Descrive il fascino del sottosuolo l'evento speciale che domani, giovedì 18 agosto alle 21, al Teatro di Cerro Veronese anticipa le proiezioni della rassegna con L'Abisso di Alessandro Anderloni (Italia 2005). Divenuto un classico dei film di speleologia, conduce nella Spluga della Preta, nel cuore dei pascoli dei Monti Lessini. Esplorata per la prima volta nel 1925, è stata considerata fino al 1953 l’abisso più profondo del mondo. È la grotta che più di ogni altra è legata alla storia della speleologia esplorativa: qui si sono confrontati sogni, ideali e truffe, si sono sperimentate tecniche nuove. Nei suoi impressionanti pozzi e nelle sue strettissime fessure sono state scritte alcune delle pagine più esaltanti della speleologia mondiale. Due anni di riprese, 30 discese nella grotta, oltre 70 speleologi coinvolti per testimoniare la storia delle esplorazioni nella Spluga della Preta e mostrare per la prima volta in video la Sala Nera, a meno 800 metri di profondità. Serata a ingresso libero.

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