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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Lo sfogo di un padre sul web: "Mia figlia è stata molestata in via Mazzini"

Marino Masiero, 51enne residente a Chioggia, tramite il suo profilo Facebook ha raccontato la vicenda che si sarebbe svolta nel pieno centro di Verona martedì, trovando la sia conclusione con l'arresto di un cittadino del Marocco

Ho scritto spesso sulla necessità di una normativa efficace per espellere gli extracomunitari che delinquono. Sto passando la notte in Questura a Verona perché un marocchino pregiudicato ubriaco ha aggredito e molestato mia figlia a quattro passi da me finchè guardava le vetrine di via Mazzini a Verona in compagnia di un'amica. La via più bella della città. Le priorità in questo paese sono altre? Siamo gestiti da una classe politica inadeguata ed incapace a fare leggi coerenti con le esigenze di una società civile. Un grazie alla Questura di Verona per il pronto intervento e per l'arresto di questo rifiuto umano. Ai nostri politici: ci vediamo in televisione.

Queste le parole che Marino Masiero ha affidato al suo profilo Facebook. Il 51enne, residente a Chioggia ma originario di Este ha poi proseguito nei post, raccontando dettagliatamente la vicenda e le sue sensazioni. 

Ho bloccato il soggetto fino all'arrivo della polizia sopportando le peggiori offese oltre a provocazioni di tutti i tipi, ma ti posso assicurare che trattenermi non è stato facile. Il marocchino cercava la rissa e così oggi sarei io sotto processo. Ho vissuto in Marocco per tre anni e mezzo. Là per un gesto simile uno rischia la morte. Stanotte mi sono sentito in un paese dove per questi animali vigono le regole della savana. Tra tre giorni questo uscirà dal carcere e potrà tornare a spacciare droga. Nessuna donna deve subire quello che ha subito mia figlia, tantomeno in un posto dove in teoria una ragazza si deve sentire sicura 100%. 

Marino poi ha concluso: 

Stamattina il maiale che ha aggredito e molestato mia figlia viene trasferito in carcere a Montorio Veronese. Si sappia che farò di tutto per farlo espellere dall'Italia e che scriverò a Renzi, all'ambasciatore Marocchino a Roma e a Lalla Salma moglie del Re Mohammed VI perché si attivino i canali diplomatici per un accordo bilaterale di sconto della pena in Marocco per i reati di spaccio di droga e violenza sulle donne. Ringrazio la Questura di Verona e la Giudice di sorveglianza per la convalida dell'arresto dell'aggressore. Mia figlia sta bene.

L'aggressore attualmente si trova nella casa circondariale di Montorio con l'accusa di violenza sessuale, in attesa dell'udienza di convalida che si svolgerà nelle prossime ore. 

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