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Cronaca

Fieragricola, dibattito aperto a Ogm e Onlus

Irene Pivetti e Paolo De Castro ospiti dell'area espositiva veronese

In visita a Fieragricola 2010 per partecipare al convegno internazionale di Unima-Ceettar, il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, interviene anche sulla questione Ogm, che sta catalizzando il dibattito di queste prime ore di Fieragricola. Una posizione di grande equilibrio, quella espressa da De Castro. “Condivido pienamente le parole del commissario all’Agricoltura, Dacian Ciolos – ha dichiarato De Castro -. E cioè dobbiamo fare in modo di garantire e rispettare le esigenze dei consumatori alla sicurezza alimentare, ma anche il diritto degli agricoltori ad una sperimentazione sicura. L’agricoltura ha bisogno più della scienza che dell’ideologia. Penso che i fondi a disposizione degli agricoltori saranno destinati a diminuire, se si vogliono mettere in piedi altre politiche con i fondi del bilancio comunitario. Si parla infatti di infrastrutture e di nuove politiche dell’immigrazione, ma teniamo presente che le risorse sono sempre quelle e che l’agricoltura, pertanto, sarà sempre meno finanziata”.

Non solo problemi di bilancio ma nell’area fieristica sono attivate anche iniziative per rilanciare l’occupazione. Dopo il portale dedicato agli espositori e alle news sull’agricoltura, da questa Fieragricola ha stretto una partnership con la fondazione “Learn to be freedel presidente emerito della Camera Irene Pivetti, ed è diventata il teatro per il lancio della web tv “Webtobefree” dedicata all’agricoltura. La onlus “Learn to be free” è presente nello spazio innovativo di “Agrilabor, le professioni dell’agromeccanica”: un’area di incontro fra esigenze e aspirazioni professionali. "Benissimo", secondo l’on. Irene Pivetti, "coinvolgere gli studenti delle scuole per una Fieragricola che trovo elettrizzante e ricca di appeal, ma soprattutto all’altezza della grande qualità dell’agricoltura italiana". Qualità, tuttavia, che sui mercati non basta. "Servirebbe – ha affermato l’ex presidente della Camera dei Deputati – rilanciare la comunicazione sul settore primario e pretendere, in fase negoziale fra Stati, il rispetto nella produzione anche di requisiti di sicurezza alimentare e di standard di qualità sul lavoro». Per l’agricoltura, materia europea «per la quale i protezionismi non servono", serve piuttosto "una visione strategica di largo respiro".

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