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Cronaca

Fiera del Riso: con il CAITPR il cavallo agricolo torna a casa

L'evento, promosso dal Ministero dell'Agricoltura, ha coronato una serie di traguardi importanti proprio nella terra che è stata la culla della razza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Nel periodo romano le paludi del fiume Tartaro, che occupavano la parte meridionale del territorio, erano molto estese così da procurarne l'isolamento dai villaggi e contrade circostanti al punto di meritarsi il nome di Insula Cenensis. I primi insediamenti risalgono addirittura all'età del Bronzo, per arrivare alla dominazione romana con la costruzione della via Claudia Augusta. Nel periodo medievale si registra l'insediamento di numerosi monaci benedettini che lavorarono alla bonifica del territorio agricolo. Nel XIII secolo il paese venne assoggettato dagli Scaligeri, i quali rafforzarono le difese sul fiume Tartaro. É proprio con loro che il territorio assunse il nome definitivo di "Isola della Scala".

A pochissimi metri dal fiume Tartaro, il 30 settembre 2012, sul finire della giornata sui volti dei numerosi partecipanti ed organizzatori, non è difficile scorgere un'emozione che va ben più in là della meritata soddisfazione per un evento che in sole 48 ore di storia ne ha registrato davvero molta.

L'evento degli eventi in base "cavallo agricolo" che ha coronato una serie di traguardi importanti proprio nella terra che è stata la culla della razza. Una perla del territorio che ben ha saputo miscelare due "tipicità" in una cornice d'eccellenza di una fiera internazionale che per oltre 20 giorni esalta il "riso" in tutte le sue forme.

Non poteva certo mancare un week-end in cui, co-protagonista del "RISO", fosse proprio il cavallo utilizzato sino alla fine degli anni 50 nel lavoro nelle risaie: l'agricolo italiano da tiro pesante rapido.

Una razza che nasce infatti nel territorio Veneto agli inizi del XX° secolo grazie al lavoro di incrocio e di selezione condotto da molti allevatori della pianura tra Verona e Venezia e che annovera tra le sue zone di origine proprio le pianure che circondano Isola della Scala, nelle quali questi soggetti erano parte integrante del patrimonio del comparto agricolo per il lavoro e per i trasporti.

Lo stesso panorama che con grande orgoglio e sicuramente non poco sforzo, l'Associazione Nazionale di razza (ANACAITPR) con il suo staff al gran completo, è riuscita a presentare al grande pubblico con un ambizioso progetto di "riscoperta" delle produzioni zootecniche del territorio rivisitate in chiave moderna di show in un susseguirsi di attività che nonostante il tempo inclemente del sabato, han saputo dare spazio alla valorizzazione di una razza che è intimamente legata al territorio che lo ha accolto.

"Bentornato a casa", tormentone della manifestazione... è uno slogan che racchiude una dicotomia interpretativa e che allo stesso tempo ne esalta la potenza. Quelli del cavallo agricolo, viaggiano con i propri cavalli per un gran numero di settimane l'anno in lungo e in largo per la penisola: in giro come un grande circo che si sposta e che da qualche anno a questa parte riesce ad essere presente da Gioia del Colle in provincia di Bari a Villar Perosa in provincia di Torino, senza tralasciare numerose tappe significative nel Lazio, in Abruzzo, in Emilia Romagna, in Veneto cui in molti cercano di partecipare, anche con impegnative trasferte, con l'impegno tipico di chi si muove con passione e con l'unico gusto di stare insieme ad amici con gli stessi interessi.

Ma quest'anno, nonostante il periodo economico difficile, credo si possa affermare che "il circo del Tpr" abbia davvero superato se stesso: arrivare in pompa magna con l'ultima manifestazione che conclude un ciclo di appuntamenti davvero intenso che ha preso il via con la kermesse primaverile di RomaCavalli e che si è concluso proprio in quel di Isola della Scala come fosse una sorta di viaggio, con quel sapore romantico e un po' nostalgico che è valsa la commozione di quanti vi han preso parte.

Un palinsesto ricco quanto impegnativo: dal meeting di morfologia dedicato agli studenti che fanno parte della rete delle scuole di Agraria del Veneto imperniato sulla valutazione comparata di alcuni stalloni di pregio; alla benedizione in piazza degli attacchi; dalle prove attitudinali riservate a soggetti iscritti al libro genealogico del TPR con l'intento di accrescerne il valore certificandone il livello di addestramento raggiunto, anche quest'anno sotto l'occhio attento del giudice FISE Rosalina Matteja Tonello; all'approvazione dei candidati stalloni 30 mesi che è uno dei momenti "intellettualmente" più impegnativi per tecnici ed allevatori in quanto strettamente connessi alla scrittura del LIBRO GENEALOGICO; e al campionato di maneggevolezza con la tappa "nord Italia" che da un anno a questa parte appassiona e coinvolge un gran numero di attacchi tra singoli e pariglie in un percorso a tempo tra i coni.

Dulcis in fundo lo show vero e proprio: è incredibile vedere come tra allevatori ed appassionati si sia innescato un meccanismo di valorizzazione spontaneo legato all'addestramento dei propri soggetti che li porti a presentare numeri sempre nuovi e sempre molto emozionanti: gli attacchi acrobatici con Italo Bianciotto ed Andrea Manente; Elena Guolo e Thomas Pedron a sella; i ragazzi del Duca degli Abruzzi con i loro caroselli sempre nuovi a pelo ed attaccati insieme con Azzurra Schiavi, Francesca Patroncini e Gianluca Bertasi.

Un'emozione grande ed un'immagine sopra le altre di una poesia unica è il tandem presentato dai Ragazzi dell'ISII Duca degli Abruzzi di Padova che si destreggia sul ring condotto dalla giovanissima Emily Marcato con una fluidità che si raggiunge soltanto quando nelle cose che si fanno ci si mettono tanto impegno ed altrettanto amore! Emily, Marco, Andrea, Alessandro, Ilaria, Mattia, Andrea, Elisabetta, Thomas, Elena, Federico, Giulia, Luca, Giacomo, Leonardo e Fabio sono soltanto alcuni dei giovanissimi studenti (ed ex-studenti) che vediamo sempre in campo in tutte le manifestazioni a marchio TPR e che rappresentano a pieno titolo il "nostro" punto di forza e di orgoglio.

Un grazie al direttore di Anacaitpr, Giuseppe Pigozzi, al suo staff e a quanti si sono prodigati, impegnati ed attivati per raggiungere accordi organizzativi sia con l'ente fiera sia con le amministrazioni locali affinché "Bentornato a casa CAITPR" raccogliesse il plauso della 46° Fiera Internazionale del Riso.

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