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Cronaca Negrar / Via Don Angelo Sempreboni, 6

Festa patronale al Sacro Cuore: senologia inaugura la nuova risonanza magnetica

Il Vescovo Zenti ha anche inaugurato l'ampliamento e la ristrutturazione di Casa Clero, la struttura di lungodegenza riservata ai sacerdoti e ai religiosi

Una festa patronale caratterizzata da tre momenti significativi, quella celebrata all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar alla presenza del vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, del superiore generale dell'Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, dell'assessore uscente alle Politiche sanitarie della Regione Veneto, Luca Coletto, e del sindaco di Negrar, Roberto Grison.

Il vescovo Giuseppe Zenti ha infatti inaugurato l'ampliamento e la ristrutturazione di Casa Clero, la struttura di lungodegenza riservata ai sacerdoti e ai religiosi. Alla realizzazione dei lavori per la Casa di risposo di 90 posti letto hanno contribuito l'Opera Don Calabria, la Diocesi di Verona, la Congregazione dei Figli della Carità (Canossiani), l'Ordine dei Servi di Maria, la Regione Veneto e la Fondazione Cariverona. I lavori hanno visto anzitutto un ampliamento del complesso pari a 1.200 metri quadri con l'incremento del numero di stanze singole e l'ampliamento degli spazi per i servizi comuni. La seconda parte dell’intervento ha riguardato la ristrutturazione degli spazi esistenti. In tutto si tratta di 2.800 metri quadri dove sono stati realizzati vari lavori di adeguamento. “Questa casa ospita sacerdoti e religiosi che nonostante l'età vivono con intensità il loro apostolato, fatto di preghiera per la diocesi e per il loro vescovo” ha detto fratel Carlo Toninello, presidente della “Cittadella della Carità, di cui fa parte l'ospedale Sacro Cuore e Casa Clero. “Qui vengono persone per ricevere parole di conforto dai nostri ospiti – ha proseguito - e restituire quell'affetto che avevano ricevuto in passato dai loro preti”. “Il tempo della vecchiaia è tempo di grazia – ha sottolineato il Vescovo – e nessuno si senta inutile, perché la Provvidenza di Dio si serve di ogni momento della vita”.

La mattinata è poi proseguita al Dipartimento di Diagnostica per immagini, diretto dal dottor Giovanni Carbognin, dove il superiore generale dell'Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, ha impartito la benedizione inaugurale alla rinnovata Sezione di Senologia e alla nuova Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla.
La Radiosenologia è stata ristrutturata negli ambienti con attenzione alla privacy e al comfort delle pazienti, che possono usufruire di sei ampi spogliatoi, di una stanza per i colloqui riservati e una sala d'attesa dedicata.
Ma è la dotazione tecnologica il vero fiore all'occhiello della nuova Sezione che comprende due nuovi mammografi digitali dotati di Tomosintesi, un sistema che consente una particolare acquisizione tridimensionale delle immagini. Questo comporta notevoli vantaggi soprattutto per le donne più giovani che presentano un seno cosiddetto “denso”, in rapporto alla maggior rappresentazione di ghiandola e di tessuto fibroso di sostegno. Secondo gli ultimi studi la mammografia con tomosintesi garantisce una maggiore precisione di circa il 30%.
“L'attenzione per l'estetica dell'ambiente – ha detto il dottor Carbognin – non è fine a se stessa. Questo è un reparto in cui entrano persone sane ed escono pazienti che scoprono di essere malati. Credo che sia importante che queste persone siano accolte in un ambiente confortevole e da un personale che lavora con dedizione”. “Queste inaugurazioni – ha affermato l'assessore Coletto – sono motivo di prestigio per la Sanità veneta e per l'ospedale di Negrar che ha avuto il coraggio anche in momento di difficoltà economica per tutto il comportato sanitario di investire nell'eccellenza”.

La nuova Risonanza Magnetica è ad alto campo magnetico (1,5 Tesla), e in questa fascia è considerata la più evoluta apparecchiatura disponibile attualmente sul mercato. Grazie alle prestazioni particolarmente elevate del magnete l'esame viene eseguito con maggiore precisione e in tempi più rapidi. L'apertura particolarmente ampia delle macchina (diametro di 70 cm.) insieme a un innovativo sistema di illuminazione, rende la nuova risonanza particolarmente adatta alle persone che soffrono di claustrofobia.

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