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Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Festa Curva Sud, identificati alcuni soggetti. Indagine per "discriminazione razziale"

L'analisi di filmati e foto relativi ai fatti dello scorso 1° luglio avrebbe già fornito la possibilità d'identificare una serie di persone coinvolte

Il procuratore capo Angela Barbaglio sta valutando attentamente la denuncia presentata dalla Digos in merito ai fatti avvenuti lo scorso 1° luglio all'interno dello stadio Bentegodi di Verona durante la "Festa della Curva Sud". Dalla questura scaligera fanno sapere di un incontro avvenuto la scorsa settimana con il procuratore capo che ha acquisito l'intera documentazione e ora valuta l'eventuale sussistenza dell'ipotesi di reato per "discriminazione razziale" in base alla legge Mancino.

I fatti sono noti ed ampiamente dibattuti da più parti durante le scorse giornate: il momento clou della serata di festa gialloblu si sarebbe vissuto quando il coordinatore Forza Nuova Nord Italia Luca Castellini, nonché anima della tifoseria, è salito sul palco principale rivelando a tutti chi fosse il "garante della festa", esplodendo poi in un fragoroso "Adolf Hitler" accolto tra l'ilarità compiaciuta della folla. Il tutto è documentato in almeno un paio di filmati amatoriali che sono circolati dapprima su Whatsapp e successivamente anche su canali social come Facebook, oltre ad essere stati caricati su Youtube.

Le prese di posizione politiche non sono mancate: a denunciare quanto avvenuto è stato prontamente il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco. Alte e vigorose si sono poi alzate le voci del presidente dell'Ucei Noemi Di Segni e del presidente della Comunità ebraica di Verona Bruno Carmi, i quali hanno fermamente condannato l'accaduto dicendosi molto allarmati. La stessa società sportiva dell'Hellas Verona ha preso le distanze dall'episodio, specificando di non c'entrare nulla con l'organizzazione della festa e definendo i supporters presenti non rappresentativi della tifoseria gialloblu. Il Sindaco di Verona Federico Sboarina è a sua volta intervenuto, sollecitato anche dall'Anpi, stigmatizzando questo genere di atteggiamenti che hanno una negativa ricaduta d'immagine sulla città intera.

Ora sarà l'indagine in corso a stabilire se effettivamente sussistono reati connessi ai vari episodi di quella notte, tra i quali spicca anche una parodica via Crucis inneggiante sempre al Führer. Un'inchiesta ad ogni modo molto delicata, in quanto connessa a convinzioni personali espresse in luogo pubblico. L'unica cosa certa per ora, confermata da fonti interne alla questura, è che allo stato attuale delle indagini da parte degli inquirenti, l'analisi di filmati e foto avrebbe già fruttato una serie di persone identificate tra i protagonisti dei fatti oggetto dell'inchiesta.

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