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Cronaca Zai / Via Belgio

Cori nazisti alla festa della Sud, l'Hellas si dissocia: "Non rappresenta la nostra tifoseria"

Un atto definito "deprecabile" da parte della società sportiva di via Belgio che ha voluto condannare apertamente l'episodio dei cori inneggianti alla figura di Hitler durante la manifestazione autogestita Festa della Curva Sud all'interno del Bentegodi il 1° luglio scorso

La società sportiva di via Belgio in una nota ufficiale ha voluto rispondere all'appello lanciato dalla Comunità Ebraica di Verona dopo l'episodio dei cori nazisti avvenuti durante la festa della Curva Sud lo scorso 1° luglio. E lo ha fatto con toni secchi che non lasciano adito ad interpretazioni, condannando la vicenda e prendendo le distanze da quella fetta di supporters che "non rappresentano la tifoseria gialloblu" nella sua interezza.

"L'Hellas Verona FC, in merito alle parole di Noemi Di Segni (presidente UCEI) e Bruno Carmi (presidente della Comunità Ebraica di Verona), - si legge all'interno del comunicato ufficiale - nel dissociarsi da quanto accaduto durante la manifestazione "Festa della Curva Sud”, vuole precisare che si è trattato di un evento autogestito e non di diretto controllo e competenza del club".

"Siamo altresì convinti che si tratti di un comportamento isolato, - prosegue poi la nota - sia pur deprecabile, che non rappresenti la nostra tifoseria. A tutela ed a sostegno del nostro club ci preme rilevare come la nostra Società negli ultimi anni abbia messo in atto numerose azioni e campagne di sensibilizzazione finalizzate a condannare ogni forma discriminatoria e potenzialmente lesiva di ogni diritto costituzionalmente garantito e come in tale prospettiva sempre agiremo".

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