rotate-mobile
Cronaca San Bonifacio / via Ritonda

Presentato il piano di rilancio della Ferroli di San Bonifacio: famiglia socia di minoranza

La famiglia Ferroli scende al 40% della società ma ora è pronto il piano di ristrutturazione che dovrebbe portare l'azienda di nuovo tra le eccellenza dell'industria termomeccanica

Presentato il piano di rilancio dell'azienda Ferroli di San Bonifacio, che avrà una durata di 5 anni e prevede l'ingresso di nuovi soci, con conseguente diminuzione della quota intestata alla famiglia Ferroli, che scenderà al 40%. Lo scorso 23 ottobre era stato presentato il piano di ristrutturazione del debito e ora si attende l'omologa da parte del Tribunale, senza la quale il rilancio potrebbe non andare in porto.

Come riferisce L'Arena, nella sede centrale di San Bonifacio, in questi ultimi tempi si sono elaborate diverse strategie per riportare la Ferroli tra le eccellenze del settore industriale della termomeccanica. Nel tempo, la società aveva accumulato oltre 350 milioni di euro di debiti, tra cui 310 milioni nei confronti di banche che nella primavera del 2015 avevano deciso di interrompere l'erogazione di finanziamenti. Questa mossa aveva portato all'interruzione della produzione industriale. Per uscire da questo empasse, la società era stata commissarriata e aveva ricevuto un'iniezione di liquidità, ottenuta dalle banche stesse e da due fondi, l'inglese Attestor e l'italiano Oxy.

I soggetti appena citati sono protagonisti del piano di ristrutturazione del debito che prevede la trasformazione dei debiti stessi in strumenti finanziari partecipativi, nella misura necessaria per ricostruire il capitale. Tali strumenti sono forniti di diritti amministrativi e patrimoniali e garantiscono agli investitori un ruolo di governance nell'azienda. L'aumento di capitale porterà però a un riassetto delle quote societarie: alla famiglia Ferroli resterà il 40%, mentre gli investitori deterranno la maggioranza delle quote, con il 60%.

Come spiega L'Arena, una volta ottenuta l'omologa dal Tribunale, ammesso che sarà ottenuta, l'azienda riceverà una nuova iniezione di liquidità di 120 milioni di euro, metà erogata dalle banche e metà dagli investitori. In questo modo, la Ferroli potrà tornare a operare sul mercato e il suo debito verrà congelato fino al 2020. Finito questo periodo, in base a quanto ottenuto, si interverrà eventualmente con un'azione straordinaria, che potrebbe essere la quotazione in borsa o la vendita dell'azienda a un altro soggetto. Con questa acquisizione, le banche e gli investitori potrebbero recuperare i propri crediti.

Da ora al 2020, saranno nominati un nuovo consiglio d'amministrazione e un nuovo amministratore delegato, che saranno espressione degli investitori. Infine, il piano industriale prevederebbe anche un rafforzamento della sede centrale della Ferroli a San Bonifacio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Presentato il piano di rilancio della Ferroli di San Bonifacio: famiglia socia di minoranza

VeronaSera è in caricamento