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Cronaca

Falsi medici, la Regione vara nuove norme per stanarli

L'assessore Coletto: "Con quete indicazioni avremo un doppio effetto positivo contro gli impostori"

Alla luce di vari casi, anche recenti, che hanno visto la scoperta di “falsi medici” operanti in strutture sanitarie sia pubbliche che private in varie parti d’Italia, la Regione del Veneto ha deciso di “stringere” le maglie dei controlli. Lo ha fatto con una circolare, firmata adll’assessore alla sanità Luca Coletto e inviata a tutti i direttori generali delle Ulss e Aziende Ospedaliere venete, dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell’Arpav.

“Con queste nuove indicazioni – sottolinea Coletto – avremo un doppio risultato: aumentare la possibilità che l’eventuale impostore venga smascherato nella fase preliminare all’assunzione; e costituire un forte deterrente per coloro che volessero provarci”. Le nuove procedure introdotte da Coletto sono estremamente meticolose e riguardano tutto il personale sanitario, di ogni ruolo. Riguardo al personale neoassunto (a decorrere dall’1 giugno 2010), dovranno essere verificate le dichiarazioni sostitutive di certificazione.  Verrà anche richiesta all’amministrazione certificante la conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato dal candidato.

Per quanto riguarda i documenti d’identità, si dovrà esibire la carta d’identità o il passaporto, dovrà essere fatto un riscontro visivo diretto della corrispondenza e dovrà essere verificata la loro autenticità con la documentazione e le foto in possesso dell’amministrazione rilasciante. Le stesse verifiche andranno fatte anche per il personale assunto dall’1 gennaio 2006. Per le assunzioni precedenti a questa data i controlli saranno a campione.

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